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Una giovane famiglia nigerina (Afp) Una giovane famiglia nigerina (Afp)

Niger, decine di bambini vittime nell'incendio della loro scuola

Sono almeno 26 i bambini morti ed almeno il doppio quelli rimasti feriti nella tragedia di lunedì 8 novembre, avvenuta in una scuola nella parte meridionale del Paese africano. Non sono ancora conosciute le cause. Non è la prima volta che accade in Niger: sempre quest'anno in un incendio simile sono morti 20 bambini. Il grido dell'Unicef: "Nessuno dovrebbe mai essere pericolo quando è a scuola"

Andrea De Angelis - Città del Vaticano 

Le fiamme hanno distrutto almeno tre aule della scuola elementare nella regione meridionale del Maradi, in Niger. L'incendio ha causato la morte di almeno 26 bambini, tutti di età compresa tra i cinque e i sei anni, e moltissimi altri sono stati gravemente feriti. La notizia della tragedia avvenuta lunedì 8 novembre è giunta ore dopo. Il sindaco di Maradi, capoluogo dell'omonima regione e terza città più grande del Paese, ha dichiarato che "il bilancio non è ancora definitivo", sottolineando come l'incendio abbia distrutto la scuola. Anche Issoufou Arzika, segretario generale del sindacato degli insegnanti, ha sottolineato che il numero di vittime potrebbe aumentare. 

Vittime innocenti

Quando i soccorritori hanno raggiunto la scuola hanno potuto salvare solo alcuni dei numerosi bambini presenti. Per almeno 26 di loro non c'è stato nulla da fare. Sono un'ottantina, stando alle prime notizie, quelli feriti. Tra loro alcuni riportano ustioni gravi sul corpo, altri hanno subito una forte intossicazione. Non è stato comunicato il numero dei piccoli ricoverati, ma alcuni di loro si troverebbero in condizioni disperate. Un centinaio, dunque, i bambini di cinque e sei anni coinvolti nella tragedia. Sono molti di più quelli ospitati nella scuola, composta da più strutture, alcune delle quali in mattoni e altre, invece, realizzate in paglia e legno. Come quella teatro del terribile incendio. 

I precedenti 

Non è la prima volta che nel Paese le scuole sono interessate da simili fenomeni. Sono passati infatti meno di 7 mesi da quando, lo scorso 14 aprile, un incendio in una scuola di Niamey causò la morte di 20 bambini. Le fiamme si erano sviluppate in una scuola del quartiere Pays-Bas e finirono col distruggere 21 aule dell’istituto della capitale nigerina. La struttura era fatta di numerose capanne con i tetti di paglia che hanno facilitato il propagarsi delle fiamme in breve tempo.

Il dolore dell'Unicef

"Siamo profondamente rattristati dalla perdita di vite in un tragico incendio che ha distrutto una scuola primaria nella città di Maradi, in Niger. Secondo le informazioni iniziali che abbiamo ricevuto, diversi bambini sarebbero rimasti uccisi o feriti dalle fiamme". Lo dichiara oggi Stefano Savi, rappresentante dell'Unicef in Niger. "I nostri cuori - prosegue - sono accanto ai bambini e alle famiglie colpite. Esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alle famiglie delle vittime e alle loro comunità". Quindi conclude: "Nessun bambino dovrebbe mai essere in pericolo quando è a scuola. L’UNICEF continuerà a lavorare con le autorità nazionali e i partner nel paese per assicurare che i bambini possano andare a scuola e imparare in ambienti sicuri”.

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09 novembre 2021, 11:05