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Il meeting di Rimini Il meeting di Rimini 

Dal 20 agosto torna in presenza il Meeting di Rimini

Cinque giorni di confronti su religione, cultura, economia, politica, con relatori, che, come ogni anno, arriveranno da tutto il mondo. Saranno attivate tutte le misure per garantire la sicurezza di relatori e pubblico, compreso il green pass e tamponi per chi non è vaccinato

Alessandro Guarasci - Città del Vaticano

Si terrà di nuovo in presenza nella Fiera di Rimini, dal 20 al 25 agosto, il Meeting per l'Amicizia tra i Popoli. L’evento di Comunione e Liberazione è arrivato alla quarantaduesima edizione e quest’anno ha il titolo "Il coraggio di dire 'io' ", citazione tratta da un testo del filosofo danese Søren Kierkegaard. La presentazione oggi a Roma all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.

Bernhard Scholz: "Serve un'assunzione di responsabilità"

Saranno attivate tutte le misure per garantire la sicurezza di relatori e pubblico, compreso il green pass e tamponi per chi non è vaccinato. La manifestazione sarà ricca di tavole rotonde, confronti e iniziative culturali. Un momento di riflessione e di ripartenza globale nello scenario dell’uscita dalla pandemia. Dunque cinque giorni di confronti su religione, cultura, economia, politica, con relatori che come ogni anno arriveranno da tutto il mondo. All'apertura della manifestazione, parteciperà il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. Tra i volontari ci saranno anche duemila giovani. Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l'Amicizia fra i Popoli, afferma: "Avere 'il coraggio di dire io' significa un'assunzione di responsabilità, un impegno creativo e una cura del dialogo anche in momenti difficili e drammatici. Il lavoro, con la crisi che la pandemia di Covid-19 ha portato con sé, sarà uno dei temi centrali ”

Ascolta l'intervista a Bernhard Scholz

Per suor Alessandra Smerilli "non dobbiamo sprecare il tempo che viviamo"

Secondo suor Alessandra Smerilli, sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, "Papa Francesco ci indica due verbi che dovrebbero guidare il corretto rapporto con la Terra e con i fratelli  e le sorelle: coltivare e custodire. La Terra è affidata alla nostra custodia, una custodia che deve essere creativa e richiede anche la trasformazione, cioè la coltivazione perché essa possa darci i suoi  frutti. Insomma, dobbiamo ricordarci del tempo che stiamo vivendo e non dobbiamo sprecarlo".

Ascolta l'intervista a Suor Alessandra Smerilli

La ministra Messa: "Sfruttare appieno il Pnrr"

“In un futuro dove l’incertezza e l’imprevedibilità saranno sempre più spesso nostre compagne di strada - ha dichiarato la ministra per l’Università Maria Cristina Messa - il ruolo dell’università diventa ancora più fondamentale nell’accompagnare i giovani a imparare un metodo che consenta loro di rimanere solidi e trovare soluzioni anche in situazioni complesse come quella che stiamo ancora attraversando. Se l’università deve accompagnare i giovani, noi abbiamo oggi il compito di migliorare il campo e le regole a disposizione: gli investimenti previsti dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sono consistenti e dobbiamo usarli bene, ma per cambiare passo ancora più importante sarà concludere il prima possibile i percorsi di riforma che, insieme al parlamento, abbiamo messo in moto”.

Pietro Sebastiani: "Puntare al bene comune"

Per l’ambasciatore Pietro Sebastiani, “il Meeting di Rimini, proprio per la sua storica apertura al dialogo, all’incontro e al confronto nazionale ed appunto internazionale, diventa ancor più centrale e ci stupisce sempre per come sente propria la responsabilità di instaurare un dialogo soprattutto nella ricostruzione che ci attende: osare, rischiare, avere coraggio di fare, andare avanti, esporsi sapendoci assumere appieno tutte le nostre responsabilità con il contributo di ciascuno al bene comune”.

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13 luglio 2021, 13:44