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Allarme di Oms e Unicef per la situazione igienica negli ospedali Allarme di Oms e Unicef per la situazione igienica negli ospedali 

Oms e Unicef: acqua e igiene negli ospedali per vincere il Covid

Sono circa 1 miliardo e 800 milioni le persone nel mondo maggiormente esposte al contagio da Covid-19 e ad altre malattie, perché utilizzano o lavorano in strutture sanitarie senza servizi idrici di base. Lo rivela il rapporto pubblicano dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Unicef

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Unicef in un nuovo rapporto Acqua e servizi igienico-sanitari sono vitali per la sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti. In tutto il mondo, evidenzia il rapporto, 1 struttura sanitaria su 4 non ha servizi idrici, 1 su 3 non ha accesso all'igiene delle mani, 1 su 10 non ha servizi igienici e 1 su 3 non smaltisce i rifiuti in modo sicuro. E i dati peggiorano notevolmente nei 47 Paesi meno sviluppati. Organizzazione Mondiale della sanità e Unicef lanciano l’allarme anche sull’eccessiva vulnerabilità al coronavirus, proprio laddove il virus dovrebbe essere debellato, ossia i sistemi sanitari, in cui è fondamentale la presenza di acqua pulita. E’ impellente, dunque, di fronte ad una pandemia globale, migliorare ovunque con finanziamenti adeguati servizi idrici, igienico sanitari a vantaggio di medici, infermieri e pazienti.

Più sicurezza per operatori sanitari e pazienti

La situazione difficile viene confermata dalle parole del direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus secondo il quale “l’approvvigionamento idrico e i servizi igienico-sanitari nelle strutture sanitarie sono fondamentali per fermare il Covid-19”. Allarmanti anche i commenti del Direttore generale dell'Unicef, Henrietta Fore. “L'invio di operatori sanitari e di persone che necessitano di cure in strutture prive di acqua pulita, di servizi igienici sicuri o anche di sapone – sottolinea la Fore – mette a rischio la loro vita”.

Investire in igiene

Secondo il rapporto, gli investimenti immediati e futuri nelle strutture idriche e igienico-sanitarie hanno un grande ritorno: migliorare l'igiene nelle strutture sanitarie è un ottimo investimento per affrontare la resistenza agli antimicrobici. Riduce i costi dell'assistenza sanitaria, perché riduce i contagi associati all'assistenza sanitaria, che sono costosi da curare. Si risparmia tempo, perché gli operatori sanitari non devono cercare acqua per l'igiene delle mani. Una migliore igiene aumenta anche la fruizione dei servizi. Tutto questo si traduce in un ritorno di 1 dollaro e mezzo per ogni dollaro investito. Questi servizi sono particolarmente importanti per le popolazioni vulnerabili, in particolare per le madri in stato di gravidanza, i neonati e i bambini. Il miglioramento dei servizi idrici e igienico-sanitari nelle strutture sanitarie è particolarmente importante nel periodo del parto, quando troppe madri e neonati soffrono e muoiono, anche a causa di condizioni prevenibili come la sepsi. In questo modo si potrebbero salvare un milione di donne in stato di gravidanza e neonati e ridurre i nati morti. 

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14 dicembre 2020, 12:35