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Imprese artigiane in crisi per il Covid, a rischio migliaia di posti di lavoro

Papa Francesco ha più volte messo in luce la creatività di queste aziende. Nei primi 3 mesi di quest'anno il numero complessivo delle imprese artigiane in Italia è sceso di quasi 11 mila unità. Vaccarino (Cna): “Gli indennizzi siano immediati”. L’esperienza della fonderia Marinelli

Alessandro Guarasci – Città del Vaticano

Sono tante le micro imprese, quelle artigiane, che stanno soffrendo per colpa della crisi. Qualche giorno fa la Confederazione degli artigiani di Mestre ha detto che il fatturato di queste aziende è crollato di 420 miliardi. Con lo sblocco dei licenziamenti, in questo settore si rischia di perdere il 10% dei posti di lavoro. Gli aiuti del governo nei fatti avrebbero raggiunto solo una minima parte degli artigiani.

L'impatto del calo dei consumi sulle imprese artigiane

Nei primi 3 mesi di quest'anno il numero complessivo delle aziende artigiane in Italia è sceso di quasi 11mila unità. Colpa del Covid, un dato negativo tuttavia in linea con quanto registrato nello stesso arco temporale dei 3 anni precedenti. Gli aiuti del governo sono quindi andati a tamponare una situazione già preoccupante. Ora le imprese artigiane sono poco meno di un milione e 300 mila, il 21,5% delle imprese totali, concentrate in primo luogo in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio. Milano e Roma le province col maggior numero di soggetti. Spesso, imprese a guida familiare, in cui il mestiere si tramanda di generazione in generazione. Ad incidere sulla crisi, il calo dei consumi. Per due famiglie su tre (64,6%) l'impatto della crisi sul reddito si conferma negativo o drammatico. I consumi nel 2020 sono calati del 20%. Il presidente della Cna, la Confederazione nazionale dell’artigianato, Daniele Vaccarino afferma che “è assolutamente necessario introdurre un efficiente automatismo tra i provvedimenti restrittivi per contenere il virus ed il sistema di indennizzi a favore delle imprese nella logica di filiera per favorire trasparenza e chiarezza”.

Ascolta l'intervista a Daniele Vaccarino

Il Papa: creativi come gli artigiani

Il valore di queste aziende è stato ribadito più volte anche dal Papa. Ad agosto scorso, Francesco ha così scritto al Forum organizzato da The European House-Ambrosetti, a Cernobbio: “Siamo chiamati a essere creativi, come gli artigiani, forgiando percorsi nuovi e originali per il bene comune”. Le aziende artigiane sono radicate nella notte dei tempi. La fonderia Marinelli, ad Agnone in Molise, lavora da mille anni e realizza campane. E, logicamente, il rapporto con la Chiesa è fortissimo, tanto che nel 1924, Papa Pio XI concesse alla famiglia Marinelli il privilegio di effigiarsi dello Stemma Pontificio. Armando Marinelli chiede alle istituzioni di puntare sulla manifattura, sulla capacià di formare buoni artigiani, e soprattutto di aiutare chi vuole mettersi in proprio, riscoprendo così le radici della propria terra.

Ascolta l'intervista ad Armando Marinelli

Il contributo delle donne

Fondamentale in questo settore è l’apporto delle donne. Sono circa un milione e mezzo le imprese artigiane gestite da donne. Purtroppo però Il 55,9% dei posti di lavoro persi per gli effetti della crisi sanitaria da Covid-19 in corso è al femminile. Tra il 2° trimestre 2019 e lo stesso periodo del 2020 sono state perse 470 mila lavoratrici. Un dramma per tante famiglie e per tanti territori. 

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30 dicembre 2020, 08:10