Premio dell'Accademia Kronos ai Focolari per l'impegno ambientale

C'è anche il Movimento dei Focolari, e in particolare la rete di EcoOne che ne è un'espressione, tra i premiati di quest'anno dall'Accademia Kronos attiva nella sensibilizzazione e nell'attenzione concreta riguardo alla salvaguardia del pianeta. Durante la premiazione è stata auspicata una sinergia sempre maggiore tra tutte le associazioni che si occupano dell'ambiente

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Un’antica favola africana narra che durante un incendio nella foresta un colibrì, il più piccolo degli uccelli, volava verso il fuoco mentre tutti gli animali fuggivano. Alla richiesta del leone su cosa stesse facendo, il colibrì, mostrando una goccia d’acqua nel suo becco, rispose: “Io faccio la mia parte!”. È da questo racconto che ha preso nome il premio internazionale che l’Accademia Kronos assegna ogni anno a persone, enti e nazioni che abbiano dimostrato di “aver fatto la loro parte” per proteggere l’ambiente e il clima terrestre. 

L'attività dell'Accademia Kronos

L’Accademia Kronos è il proseguimento di una delle prime organizzazioni ambientali, il “Kronos 1991”. Con circa 10.000 soci in Italia e sedi e riferimenti internazionali si impegna per la difesa dell’ambiente e la qualità della vita. In collaborazione con Istituti Scientifici e Università, offre un corso di laurea in “Educatore e Divulgatore Ambientale” e due master universitari in “Salute e Ambiente” e sostiene un corpo di vigilanza per la prevenzione e l’informazione ambientale. Ma soprattutto invita in tutto il mondo le persone a “fare la propria parte” per salvaguardare l’ambiente.

Il premio a EcoOne, rete di esperti in ambiente

Tra gli otto premiati dell'edizione di quest’anno, la quarta, anche EcoOne, l’iniziativa del Movimento dei Focolari promossa da una rete di docenti, accademici, ricercatori e professionisti che operano nelle scienze ambientali e che desiderano arricchire la propria conoscenza scientifica con una profonda lettura umanistica dei problemi ecologici contemporanei. Il conferimento è avvenuto, giovedì 26 novembre, nella sede internazionale dei Focolari a Rocca di Papa, Roma. Vincenzo Avalle, membro del direttivo nazionale dell’Accademia Kronos ha consegnato il premio - la scultura di un colibrì, realizzata con materiale metallico di recupero dall’artista Renato Mancini - al professor Luca Fiorani, ricercatore dell'Enea, docente alla Lumsa e all'Istituto Sophia di Loppiano, che in qualità di presidente di EcoOne l'ha ritirato a nome dei Focolari.

Una spinta alla tutela della casa comune

“Questo premio vuole dare uno stimolo a tutti coloro che si impegnano per la tutela ambientale – ha spiegato Vincenzo Avalle –. Sono rimasto colpito dall’attività complessa del Movimento dei Focolari per l’ambiente come si esprime in EcoOne, supportata dalla scienza e dall’interazione con la politica”. Tra l'Accademia Kronos e Movimento dei Focolari/EcoOne “vedo una grande sinergia – ha affermato Fiorani ringraziando per il riconoscimento –, perché siamo complementari: Kronos nasce dall’azione, EcoOne nasce dalla riflessione. Abbiamo bisogno gli uni degli altri". Ai nostri microfoni Luca Fiorani spiega qual è l'impegno e la visione di ecologia integrale di EcoOne che trova ispirazione nel pensiero di Papa Francesco e nel carisma di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, incentrato sull'ideale della fratellanza universale:

Ascolta l'intervista a Luca Fiorani

R. - Questo premio va al Movimento dei Focolari in particolare alla sua iniziativa ecologica attiva dal 1999 promuovendo convegni e approfondendo dei temi e che, naturalmente, in questi ultimi anni ha trovato una enorme consonanza con la Lettera enciclica Laudato, si'. Noi di EcoOne abbiamo anche avuto il piacere di ricevere un messaggio di Papa Francesco in occasione del nostro ultimo convegno proprio sulla enciclica a 5 anni dalla pubblicazione. Quindi il nostro è un lavoro di tipo culturale, un lavoro di rete che ci ha permesso di raggiungere docenti, professionisti, ma anche semplici cittadini, tanto da formare un piccolo corpo di persone in dialogo, che cercano di approfondire i problemi ambientali con una lettura sapienziale guidata dal pensiero della fondatrice del Movimento e dalla dottrina di Papa Francesco.

Il premio dell'Accademia Kronos ha un bel titolo: "Io faccio la mia parte" e sul comunicato che annuncia il premio si legge che mentre l'Accademia nasce dall'azione, EcoOne nasce dalla riflessione avvalendosi del contributo della scienza e interagendo con la politica. Ci spiega meglio questa cosa?

R. - Ascoltando ieri le parole del rappresentante dell'Accademia Kronos, Vincenzo Avalle, mi sono reso conto ancora di più di questa possibilità di complementarietà fra noi. Perché EcoOne, per desiderio della Lubich, nasce come un'iniziativa culturale e di dialogo di un movimento nato nell'ambito cattolico con persone di qualsiasi credo impegnate per l'ambiente, quindi spicca di più la dimensione culturale e di approfondimento, non per dire che l'Accademia Kronos non lo faccia, figuriamoci, ha infatti collaborazioni con le università per corsi di approfondimento, ma l'Accademia è veramente esemplare nell'impegno sul territorio, ha tutta una serie di persone veramente dedicate alla cura dell'ambiente nella concretezza, basti pensare per esempio, alle loro guardie eco-zoofile..

 

Riflettere sull'ambiente, approfondire i temi legati all'ambiente. Ma con quale obiettivo?

R.- L'obiettivo è fare un mondo più fraterno, è la fraternità universale, declinata per quanto riguarda la giustizia ambientale. Perché parlo di giustizia ambientale? Perché EcoOne, come ormai tutte le associazioni di ispirazione cristiana, si riconoscono nel pensiero espresso da Papa Francesco e quindi tutte queste associazioni non si limitano a voler ascoltare il grido della terra, ma per riprendere un'espressione dell'enciclica, vogliono ascoltare anche il grido dei poveri e se vogliamo un mondo più fraterno si deve passare di lì e il Papa ce lo ricorda in molte occasioni e ce l'ha ricordato anche nel messaggio che ha mandato al convegno di EcoOne nell'ottobre 2020 quando sostiene che occorre un nuovo paradigma economico, un modello di sviluppo meno orientato al profitto e che bisogna disegnare una nuova maniera di intendere l'economia che guida il nostro utilizzo delle risorse. Allora l'azione ecologica deve diventare economicamente vantaggiosa e, naturalmente, questo processo deve essere guidato dalla politica. Ecco, io vedo un triangolo fatto di ecologia, economia e politica che oggi ci deve portare a costruire un modo migliore e la pandemia che stiamo vivendo è un'indicazione che per il pianeta e per l'umanità questo è urgente.

Immagino che dai convegni che EcoOne organizza escano quindi anche dei suggerimenti pratici o di cambiamento culturale...

R. - Sì, ma non dobbiamo aspettarci che EcoOne ci dica come fare la raccolta differenziata. Noi abbiamo deciso di andare alla radice del problema del rapporto tra la persona e la natura. Allora i nostri migliori pensatori hanno cercato di elaborare un nuovo modello di rapporto persona/natura ispirato al Vangelo, ispirato alla comunione, alla relazionalità. Per esempio il nostro professor Rondinara ha elaborato un modello che chiama modello dell'antropocentrismo oblativo. Significa riconoscere la centralità della persona umana all'interno del creato, ma questa persona umana deve essere sul modello di Cristo che offre se stesso e quindi anche noi dobbiamo essere un dono per i fratelli e per il pianeta. Un altro pensatore della nostra rete, il professor Panao, portoghese, ha lavorato su un altro tipo di modello che ha voluto chiamare comuniocentrismo. Superiamo, dice, l'antropocentrismo e il fisiocentrismo come posizioni che si oppongono tra di loro, ma cerchiamo di mettere al centro la comunione tra i vari elementi del pianeta, una visione, quindi, che vuole mettere assieme le varie parti e in fondo possiamo dire si ispira al manifesto della transdisciplinarietà.

Durante la cerimonia, ieri, lei ha auspicato una sinergia sempre maggiore tra quanti lavorano per l'ambiente. Qual è oggi la situazione in questo senso?

R. - La situazione,secondo me, è che esiste una galassia di persone impegnate nell'ambiente, occorrerebbe mettersi assieme e i giovani oggi ci stanno spingendo a questo, con il loro coraggio ed entusiasmo, i ragazzi stanno facendo quello che noi adulti adulti non abbiamo fatto, e scendono in piazza e manifestano per l'ambiente. Abbiamo tantissime organizzazioni, tutte meritevoli, ma forse ci dovremmo impegnare di più a metterci insieme per  fare massa critica e per spingere per il cambiamento riguardo al pianeta.

Lei ha più volte citato la Laudato si' di Papa Francesco. EcoOne ha trovato, dunque, ispirazione nel testo del Papa, ma da quale pagina in particolare?

R. - Ogni pagina è fonte di ispirazione, ma io credo che la Laudato si' sia profetica proprio perché ci propone una rivoluzione culturale, un cambiamento totale del nostro modello di sviluppo. Il Papa ha ascoltato gli scienziati e si è reso conto che le risorse della terra sono limitate, che manca la giustizia nel pianeta, quindi occorre un cambiamento del paradigma economico. Secondo me è questo, se dovessi dirlo in un tweet, il messaggio fondamentale della Laudato si'.

Ed è proprio a questo che vuol contribuire EcoOne?

R. - Proprio così e infatti non a caso il convegno di quest'anno era intitolato "Nuove vie per lo sviluppo integrale a 5 anni dalla Laudato si'" e abbiamo raggiunto i 5 continenti, abbiamo avuto presentazioni perfino nelle isole del Pacifico meridionale, con esperti di tutti i continenti. EcoOne è questa rete, se vogliamo piccola, ma è come il pepe sparso un po' su tutta la pietanza, che è il mondo intero, per dare sapore, e qui torna il tema del mettersi in rete, perché per noi la rete è un concetto fondamentale. A noi piace la relazione, crediamo di avere il gusto della rete, e la nostra speranza è anche quella di essere nel futuro sempre più catalizzatori di questa rete di persone e associazioni che devono muoversi sinergicamente per chiedere questo cambiamento a chi ha i poteri politici e economici.

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27 novembre 2020, 14:28