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Migranti: seppellito a Lampedusa neonato morto nel naufragio Migranti: seppellito a Lampedusa neonato morto nel naufragio 

Nuovi sbarchi a Lampedusa. Indagini sulla morte del piccolo Youssef

Sabato sull’isola sono stati celebrati i funerali del piccolo di sei mesi annegato nel naufragio di mercoledì scorso. La procura di Agrigento indaga sulla tragedia, intanto le Ong criticano la bozza del nuovo patto Ue sull’immigrazione

Marco Guerra – Città del Vaticano

Non si fermano i viaggi della speranza lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Nella notte a poche miglia da Lampedusa si è sfiorata l’ennesima tragedia. Un barchino, con a bordo 31 migranti, si è ribaltato a circa 4 miglia dall'isola italiana. Tutte le 31 persone che erano a bordo sono state tratte in salvo.

Il nuovo incidente

L’incidente è avvenuto poiché i migranti si sono spostati tutti da un lato dell’imbarcazione, sbilanciandola e provocandone il ribaltamento, quando una motovedetta della Guardia di Finanza italiana si è avvicinata ad essa per trasbordare le persone. I finanzieri, che erano a pochissima distanza, sono riusciti a trarre tutti in salvo e non vi sarebbero dispersi. Poco prima era stato scortato in porto un barcone con a bordo 187 migranti di varie nazionalità, mentre all’alba è stato intercettato un altro barchino con 12 persone a bordo.

Notata di arrivi

In totale, dalla serata di ieri, sono arrivati sulle coste italiani 230 persone condotte nell'hotspot di contrada Imbriacola. La struttura resta sovraffollata: già nei giorni scorsi ospitava oltre 700 persone a fronte di una capienza massima di 192.

Le indagini della procura

Intanto la procura di Agrigento indaga sulla tragedia di mercoledì scorso, al largo della Libia, in cui ha perso la vita il piccolo Youssef, di 6 mesi originario della Guinea, imbarcatosi con la mamma. I pm siciliani, guidati da Luigi Patronaggio, indagano per naufragio e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

L’addio al piccolo Youssef

La storia di Youssef ha scosso l’opinione pubblica anche grazie al video girato dagli operatori della Open Arms, che immortala la disperazione della madre che cerca i figlio tra i flutti del mare. Altre cinque persone hanno perso la vita in quel naufragio mentre sono un centinaio le persone salvate dalla Ong spagnola che ieri li ha trasbordati sulla nave quarantena Snav Adriatico, di fronte alle coste di Trapani. Il Youssef era stato recuperato in mare e curato dall'equipe medica a bordo, ma poi si è aggravato fino alla morte. Secondo quanto riferito dalla Open Arms, era stata chiesta, vanamente, l'evacuazione urgente per i più fragili, a partire proprio dal neonato. Il bimbo è stato sepolto a Lampedusa, dove è stato trasportato insieme alla madre e a una donna incinta. Ieri a mezzogiorno l'addio al cimitero di Lampedusa, con la tumulazione in una piccola bara bianca.

Aumentano gli sbarchi anche alle Canarie

Il flusso di migranti ha ripreso vigore anche lungo le rotte dell’Africa occidentale che portano verso all’arcipelago spagnolo delle Canarie davanti al Marocco. Nel 2020, oltre 16.000 migranti hanno fatto rotta sulle Canarie, un aumento del 900% rispetto all'anno precedente. Madrid per far fronte a questi arrivi ha creato dei nuovi campi di accoglienza. Secondo l’Indipendent, tre basi militari a Tenerife, Fuerteventura e Gran Canaria saranno adattate all'accoglienza di migranti. Solo la scorsa settimana sono giunti sulle coste dell’arcipelago circa 2.200 migranti.

Ong criticano bozza nuovo patto Ue

Sul fronte politico europeo non si placano le polemiche relative al nuovo Patto Ue sui migranti. L’accordo penalizza sia i Paesi di primo arrivo che i richiedenti asilo, hanno denunciato in questi giorni gli attivisti di EuroMed Rights, organizzazione non governativa ‘ombrello’ che riunisce tante sigle europee, tra cui Amnesty International, Human Rights Watch e Arci. Secondo una simulazione della rete di Ong con questo patto l’Italia dovrebbe moltiplicare per 50 i centri di accoglienza e oltre tutto ritiene che il limite di 12 settimane per le procedure di asilo "è irrealistico, in un paese dove la lunghezza media della procedura è di due anni".

Lamorgense: sbilanciamento responsabilità

“Al momento rileviamo uno sbilanciamento tra responsabilità prevista per gli Stati di primo ingresso e la solidarietà da parte di tutti gli stati membri”, ha detto venerdì il ministro dell’Interno italiano, Luciana Lamorgese, al termine del consiglio della Ue per gli Affari interni tenutosi in videoconferenza con la partecipazione della commissaria europea Ylva Johansson. “Apprezziamo l’impegno profuso dalla presidenza tedesca – ha aggiunto - e assicuriamo un atteggiamento costruttivo nel prosieguo del negoziato per raggiungere un accordo su tutto il pacchetto di proposte”.

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15 novembre 2020, 11:05