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Usa, Biden: sarò il presidente di tutti

Nel discorso della vittoria, pronunciato nel Delaware, il 46.mo presidente degli Stati Uniti chiama alla riconciliazione nazionale, mentre Trump non gli ha ancora concesso la vittoria

Elvira Ragosta – Città del Vaticano

"Sarò un presidente che unisce e non un presidente che divide. Torniamo ad ascoltarci, siamo tutti americani". Joe Biden pronuncia il discorso della vittoria a Wilmington, nel suo Delaware, e chiede una possibilità anche ai cittadini che non hanno votato per lui: “Non ci sono più stati rossi o blu, sarò il presidente di tutti”. Poi promette il massimo sforzo nella lotta alla pandemia, che tanto duramente sta colpendo gli Stati Uniti e annuncia una serie decreti su clima, salute e migranti, che andranno in una direzione diversa da quella presa dalla precedente presidenza. Sul palco, prima di lui, sale Kamala Harris, prima donna e prima afro-americana e indo-americana a ricoprire il ruolo di vicepresidente degli Stati Uniti. Dal Chase Center ringrazia gli americani e dice: “Avete scelto la speranza, l'unità, la scienza e soprattutto la verità” e parla di un "nuovo giorno per l'America".  Intanto, Donald Trump non ha ancora riconosciuto la vittoria a Joe Biden e, secondo quanto dichiarato dal suo legale Rudy Giuliani, non è intenzionato a farlo. Il presidente uscente, infatti, promette battaglia legale a partire da lunedì.

Le congratulazioni dei vescovi Usa

Intanto, i vescovi statunitensi salutano il nuovo presidente statunitense e parlano di tempo dell’unità. “Ora è il momento che i nostri leader si riuniscano in uno spirito di unità nazionale e si dispongano al dialogo e all'impegno per il bene comune” si legge nella dichiarazione rilasciata dall’arcivescovo di Los Angeles, José H. Gomez, presidente della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti.

I festeggiamenti in strada

Da New York a Washington, i sostenitori di Biden sono scesi in strada per festeggiare il nuovo presidente. Folla di democratici anche davanti alla Casa Bianca. In particolare, in molti sono scesi in strada per acclamare la sua vittoria a Wilmington, la città in cui Joe Biden vive. Centinaia di persone a piedi ed in auto ieri, dopo la notizia della sua elezione, sono affluite verso il maxi parcheggio del Chase Center, luogo simbolo della campagna presidenziale democratica e dove poi il neo presidente eletto ha tenuto il suo discorso.

Le reazioni internazionali

Congratulazioni al 46.mo presidente degli Stati Uniti arrivano da ogni parte del Mondo. Tanti i messaggi dei leader internazionali. "L'Ue e gli Usa sono amici e alleati, i nostri cittadini condividono i legami più profondi. Non vedo l'ora di lavorare con il presidente eletto Biden" scrive il presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. Per il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella: “La comunità internazionale ha bisogno del contributo statunitense, a lungo protagonista nel costruire le regole del multilateralismo, per affrontare una crisi senza precedenti che sta mettendo a repentaglio la salute, la vita e l'avvenire di milioni di persone". Di “amicizia transatlantica insostituibile se vogliamo superare le grandi sfide di questo tempo” parla la cancelliera tedesta Angela Merkel nel suo messaggio. Oltre che dai leader europei, le congratulazioni a Joe Biden arrivano anche dai palestinesi e dal primo ministro israeliano Netanyahu. Il premier giapponese Suga dice: "lavoreremo insieme per pace e libertà". Pronto al dialogo con la nuova presidenza statunitense si dice il Venezuela di Maduro, mentre frena il messicano Obrador: "Aspetteremo fino a quando tutte le questioni legali saranno risolte. Non vogliamo essere sconsiderati".

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08 novembre 2020, 10:42