Allegorie e simboli del Mediterraneo esposte a Monreale e Palermo

Le installazioni dell'iraniano Navid Azimi Sajadi sono in mostra fino al prossimo 6 gennaio all’interno del Chiostro di Monreale. Un percorso onirico tra passato e presente, un viaggio tra Oriente e Occidente

Paolo Ondarza - Città del Vaticano

Un dialogo contemporaneo tra l’arte mediorientale e il mondo occidentale mediterraneo. È quanto riescono a creare le opere dell’iraniano Navid Azimi Sajadi esposte, fino al prossimo 6 gennaio, all’interno del Chiostro di Monreale in una sala del Museo Diocesano e nella Cappella San Benedetto del Duomo normanno.

Dalle foto alle installazioni site-specific

La mostra, intitolata "Oriente e Occidente. Allegorie e simboli della tradizione mediterranea. Installazioni di Navid Azimi Sajadi", collega due straordinari monumenti del percorso arabo normanno protetto dall’UNESCO: il complesso monumentale del Duomo di Monreale e il palazzo della Zisa. Organizzata dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Monreale e con Mondo Mostre, l’esposizione narra storie e simboli figurati dei capitelli del chiostro benedettino e delle cappelle del Duomo: dalle fotografie dell’archivio Kunsthistorisches Institut in Florenz–Max-Planck-Institut, alle installazioni site-specific dell’iraniano Navid Azimi Sajadi.

La bellezza come equilibrio

Un percorso onirico tra passato e presente, un viaggio tra Oriente e Occidente: è possibile compierlo attraverso le opere di Navid Azimi Sajadi, nato nel 1982 a Teheran in una famiglia di galleristi, romano di adozione da quindici anni. 

Pace e convivenza, i valori celebrati da re Guglielmo II il Buono nella commissione della Madonna con il Bambino della Chiesa di Monreale sono riproposti da Azimi Sajadi. Nelle sue opere si rincorrono allegorie e simboli, segni e suggestioni antropomorfe di culti diversi nascosti nei capitelli. Dalle ceramiche a “stella e a croce” ispirate alle Cappella Palatina, agli incastri lignei evocanti serafini ed angeli, fino alle suggestioni dei vasi siciliani“.

Vengo da un Paese che ha subito tante “invasioni culturali”, la nostra arte - spiega l’artista - le ha registrate tutte e per questo è diventata unica. Per me è quindi vitale la sovrapposizione di stili, la reputo naturale, fa parte dell’”archeologia di me stesso”. La bellezza è equilibrio, e qui a Monreale, tutto è equilibrio”.

Da Monreale a Palermo

Da Monreale il percorso prosegue al Palazzo della Zisa di Palermo dove i visitatori potranno partecipare, in modo insolito, osservando Sajadi durante tutte le fasi di realizzazione delle opere, per comprendere dal vivo gli aspetti artistici e tecnici nelle diverse fasi di ideazione dell’esposizione.  In mostra anche fotografie digitali ad alta risoluzione che, insieme ad un App creata ad hoc, illustrano in 3d le meraviglie scultoree ed architettoniche dei più famosi chiostri in ambito mediterraneo.

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24 ottobre 2020, 08:00