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Ritorno a scuola dopo il coronavirus Ritorno a scuola dopo il coronavirus 

La scuola riparte ma i genitori dei ragazzi disabili chiedono più garanzie

Predisposto il nuovo modello di Piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità. Le associazioni Angsa e Coordown denunciano però carenze a pochi giorni dalla ripartenza dell'anno scolastico nella maggior parte delle regioni

Alessandro Guarasci - Città del Vaticano

Ultimi preparativi per la ripartenza della scuola. Ieri le aule si sono riaperte a Bolzano, ma nella maggior parte delle regioni le aule si riapriranno lunedi 14 settembre. Le lezioni ricominceranno anche per i 254 mila alunni con disabilità (circa il 3% del totale), anche se i genitori di tanti ragazzi temono che l’aumento delle misure di sicurezza per evitare nuovi contagi da coronavirus finisca per isolare e penalizzare i propri figli.

In caso di positività potrebbe scattare la quarantena

Ricordiamo che se un alunno, un insegnante o un bidello risulterà positivo al coronavirus, sara' il Dipartimento distrettuale della salute a valutare se prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti. La chiusura di una scuola, o parte della stessa, dovra' essere valutata in base al numero di casi confermati e di eventuali 'cluster' e in base al "livello di circolazione del virus all'interno della comunita'". Inoltre, in caso di positivita' si potra' prevedere l'invio di unita' mobili per l'esecuzione di test diagnostici per il Covid nella scuola. Nel momento in cui un alunno manifesta i sintomi a scuola, le raccomandazioni prevedono che vada isolato in un'area dedicata dell'istituto e assistito da un adulto che indossi una mascherina chirurgica.

Il ministero predispone un piano educativo individualizzato

E’ stato predisposto il nuovo modello di Piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità. Il Ministero dell'Istruzione lo ha messo a punto con la collaborazione delle Federazioni delle Associazioni rappresentanti  le famiglie degli studenti con disabilità ed è in procinto di inviarlo agli Istituti dopo il necessario passaggio con il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, a cui il documento è stato sottoposto. Tra le novità del nuovo impianto inclusivo: il Gruppo di lavoro operativo funzionerà come un organo collegiale che si occuperà della progettazione degli interventi inclusivi per le alunne e gli alunni con disabilità.

Angsa e Coordown: no all'isolamento, sostegno dagli psicologi

La mancanza di un rapporto più stretto tra insegnante e alunno, l’eventuale necessità di indossare la mascherina o il ritorno della didattica a distanza potrebbero essere una fonte di isolamento per le ragazze e i ragazzi affetti da autismo. La presidente della sezione laziale dell’Angsa Stefania Stellino dice che “la maggior parte dei bambini, dei ragazzi autistici, cerca il contatto, a differenza di quello che si pensa dell'isolamento. Per cui vedere poi un insegnante che fa un passo indietro, creerebbe ancora più problemi. Magari tante situazioni potranno creare ancora più barriere, anche di comprensione proprio da parte della persona autistica o di chi ha una disabilità di tipo cognitivo”.

Ascolta l'intervista a Stefania Stellino

Il coordinamento Coordown aggiunge che serve garantire misure sanitarie puntuali dentro gli istituti scolastici. “Ci sia un gruppo di monitoraggio della salute, della sanitarizzazione degli ambienti – afferma Grazia Minelli -.  Non solo, ma anche nel gruppo ci sia una psicologa che intervenga nei momenti opportuni; ci siano dei test veloci, sappiamo che esistono, che possono essere fatti da medici e da sanitari. Serve poi che ci siano in questo gruppo anche dei pedagogisti e degli psicologici che aiutino gli insegnanti”.

Ascolta l'intervista a Grazia Minelli

 

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08 settembre 2020, 11:45