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Elezioni Usa: la ricetta anti-Trump del democratico Biden

“Gli Stati Uniti usciranno dalle tenebre”. Con queste parole Joe Biden ha accettato ieri a Washington la nomination alla Casa Bianca per il Partito Democratico nel corso della convention svoltasi a Washington. L’ex vicepresidente dell’era Obama così si appresta a sfidare il capo dello Stato Donald Trump nelle elezioni del 4 novembre prossimo

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

All’età di 77 anni Joe Biden affronta la sfida politica più difficile della sua vita professionale. Alla convention democratica ha esposto i temi della sua campagna elettorale, in vista del voto di novembre, davanti ad un pubblico virtuale, condizionato dalla pandemia. Gli Stati Uniti, Paese più contagiato, sono vittima della cattiva e incapace gestione della Casa Bianca, ha detto Biden. Punta sull’unità del Paese il candidato dem per uscire da un’epoca che definisce buia. Fondamentale poi, ha sottolineato, il risanamento dell’economia e un piano di sostegno per giovani, famiglie e anziani. Non si è fatta attendere la risposta di Trump, che, in un comizio in Pennsylvania, di cui Biden è originario, ha messo in guardia: con lui più tasse per destinare il denaro pubblico a politiche ambientali che priveranno il Paese delle risorse energetiche. Insomma la corsa alla Casa Bianca entra nel vivo. Il 27 atteso discorso con cui Trump chiuderà la convention repubblicana.

Una vita in politica

Alla convention democratica di Washington presente tutto l’entourage di vertice del partito, in primis il presidente emerito, Barack Obama. Tutti hanno espresso un plauso alla coppia Joe Biden e Kamala Harris, la senatrice dello Stato della Califonia scelta per la carica di vicepresidente. Un riconoscimento soprattutto alla carriera politica di Biden. Classe 1942, il candidato democratico ha una lunga carriera politica alle spalle. Nel 1972 viene eletto senatore nello Stato del Delaware, carica mantenuta fino al 2008 e durante la quale ha ricoperto varie responsabilità alla guida di commissioni, tra le quali gli Esteri e il Narcotraffico. Con l’avvento alla Casa Bianca di Barack Obama, è stato scelto dal presidente quale suo vice. Fino al 20 gennaio 2017 è stato il braccio destro di Obama.

Più spazio allo stato sociale

Un programma ad ampio spettro quello esposto da Joe Biden, secondo Ferdinando Fasce, docente di Storia Americana all'Università di Genova, e fortemente alternativo a quello del presidente Trump:

Ascolta l'intervista a Ferdinando Fasce

Biden ha inquadrato quali saranno le sfide che gli Usa dovranno affrontare nel prossimo futuro. A parte il Covid-19, che il candidato democratico comunque vede non come una "maledizione", ma come qualcosa di molto concreto, da affrontare in modo altrettanto concreto, ciò che differenzia decisamente Biden da Trump, sottolinea il professor Fasce, è la forte apertura annunciata dal democratico ad uno Stato che faccia da sostegno ai cittadini più in difficoltà: i giovani, le minoranze, gli anziani. Importante poi per Biden creare una sanità il più possibile accessibile soprattutto alle classi meno abbienti. Infine, in politica estera, sostiene Fasce, è pensabile che Biden veda gli Stati Uniti riacquisire quel ruolo centrale, che nel mondo hanno avuto, soprattutto dal secondo dopoguerra.

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21 agosto 2020, 10:38