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Nord Irlanda, aborto: nuovo appello dei vescovi

Al via oggi il dibattito dell’Assemblea legislativa nord-irlandese sulla legge che depenalizza l’aborto, e la Chiesa rilancia il suo messaggio per la vita

Lisa Zengarini - Città del Vaticano 

Il provvedimento che è al vaglio da oggi nel Paese è una conseguenza del Northern Ireland Act, il pacchetto di leggi approvate dal Parlamento britannico nel 2019 per estendere al territorio dell’Irlanda del Nord alcune norme già in vigore sul resto del territorio del Regno Unito (Inghilterra, Scozia e Galles).

Riflettere la volontà della maggioranza

In vista della discussione nella Mla, i vescovi nord-irlandesi rilanciano il loro appello contro quella che definiscono “una legge ingiusta imposta senza il consenso del popolo nord-irlandese”. In una lettera aperta firmata dal Primate cattolico d’Irlanda, monsignor Eamon Martin, i presuli sollecitano i membri dell’Assemblea “a intraprendere passi per formulare nuovi Regolamenti che riflettano più pienamente la volontà di una significativa maggioranza della popolazione nella giurisdizione per proteggere le vite delle madri e dei loro bambini non nati”.

Servono norme urgenti

La missiva sottolinea la "natura estrema"  delle disposizioni di Westminster che estendono la possibilità di abortire anche ai casi in cui non sono presenti malformazioni letali per il feto, come ad esempio la Sindrome di Down. Di qui l'appello ad un intervento normativo urgente per "difendere il diritto dei bambini con disabilità ad adeguate protezioni e cure prima e dopo la nascita come sancito dalle Convenzioni Onu sui diritti delle persone disabili e sui diritti del fanciullo". Da parte loro i vescovi nord-irlandesi ribadiscono la loro disponibilità a contribuire alla formulazione dei nuovi Regolamenti e a questo scopo allegano alla lettera la loro recente relazione presentata alla Commissione di vigilanza del Parlamento britannico.

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02 giugno 2020, 10:19