Settimana Mondo Unito: siamo "In tempo per la pace", nulla ci può fermare

La Settimana Mondo Unito è una sorta di expo’ internazionale che vuol mostrare storie, azioni, iniziative che, in ogni parte del mondo, contribuiscono a realizzare tra le persone e i popoli la fraternità, l’unità e la pace. Lanciato dai giovani del Movimento dei Focolari l'evento, quest'anno in versione online, è promosso in collaborazione con diverse altre realtà associative

Adriana Masotti - Città del Vaticano

La Settimana Mondo Unito si svolge dal 1 al 7 maggio di ogni anno, e questa volta si è tenuta tutta in versione on line, a causa dell’epidemia del Covid-19, con l'aggiunta di un giorno in più. L'evento è trasmesso dal sito web www.unitedworldproject.org e attraverso i social collegati, così per giovani e adulti di circa 70 Paesi è stato possibile seguire, momento per momento, ciò che stava avvenendo in Italia, o negli Usa, in Australia o nella Repubblica Democratica del Congo e ancora a Concepcion in Cile, a Ho chi Minh in Vietnam, a Vancouver in Canada, in varie regioni della Nigeria, a Prienai in Lituania, fino a Seúl in Corea. Lanciata dai giovani del Movimento dei Focolari nel maggio del 1995, l’iniziativa vede la partecipazione di tanti altri movimenti, associazioni, istituzioni, comunità che operano per la pace e la fraternità fra i popoli.

Gli appuntamenti della Settimana 

Due gli eventi centrali vissuti nel corso della Settimana a livello mondiale, accanto agli oltre 600 a carattere locale: il 2 maggio, una diretta streaming “#InTimeForPeace Web Event” che ha collegato diverse città del pianeta, raccontando azioni, ospitando dibattiti e performance artistiche. E domenica 3 Maggio, in cui dalle 11.00 alle 12.00 di ogni fuso orario si è corso virtualmente la “Run4unity”, una staffetta non stop che ha abbracciato il globo, con giochi, sfide, testimonianze e impegni per stendere simbolicamente sulla Terra un arcobaleno di pace. Ogni giorno in programma collegamenti per condividere la vita dei giovani tesa alla fraternità: c'è chi utilizza l'arte e la danza per portare il messaggio, chi offre momenti di preghiera, chi di dialogo in famiglia e tra le coppie, chi si confronta sulla dimensione politica con persone impegnate nella società civile e chi ancora parla di giustizia e legalità nel mondo del lavoro. 

Testimoniare che l'amore è sempre possibile

Il titolo di quest’anno: “In Time for peace”, In tempo per la pace. Gabriele Trama, tra i giovani del Movimento dei Focolari coinvolto nell’organizzazione, collaboratore dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo, dice ai nostri microfoni: “Viviamo un momento difficile, noi, però, non vogliamo fermarci” e, citando il messaggio che la presidente dei Focolari, Maria Voce, ha indirizzato a tutti i partecipanti alla maratona multimediale, spiega che malgrado tutto “oggi siamo ancora in tempo per costruire la pace e la fraternità. Questo è il tempo, non possiamo più aspettare”. “Dobbiamo mettercela tutta – era stato l’invito di Maria Voce – perché questo tema diventi una realtà."  "Che dappertutto - sollecitava -  ci sia un pullulare di iniziative che testimoniano al mondo che l’amore è sempre possibile, che l’amore niente lo può bloccare, nessuna pandemia, nessuna avversità, che l’amore vince sempre e comunque”.

Ascolta l'intervista integrale a Gabriele Trama

Dobbiamo agire oggi per costruire la pace

Gabriele parla di urgenza dell’agire per la pace: “Sì, non possiamo aspettare perché nonostante viviamo questo momento molto difficile, anzi proprio perché viviamo questo momento difficile in cui ci sono tanti sentimenti che possono essere quelli di angoscia, di paura, dobbiamo essere i primi a testimoniare con la nostra vita che l'amore è possibile”. Proprio spinti dall'emergenza sanitaria è emerso con più chiarezza che l'umanità è tutta collegata e nessuno può salvarsi da solo. "Tutti i giorni - costata Gabriele - a livello politico, a livello sociale ed economico si parla di muri, di barriere e di differenze ma questa pandemia ci ha fatto capire che l'umanità è una e che non esistono barriere o muri che possano alla fine impedire di colpire il lato più fragile dell'uomo, la sua salute e la sua vita.”

Fermare tutti i conflitti

Il messaggio della Settimana Mondo Unito si unisce simbolicamente ai tanti richiami alla pace e all’attenzione verso i più vulnerabili, che Papa Francesco ha rivolto all’umanità, anche in questo tempo di pandemia, e all’appello per il cessate il fuoco globale lanciato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antònio Guterres: "È ora di fermare i conflitti armati e concentrarsi, tutti, sulla vera battaglia per le nostre vite. [...] Dobbiamo fermare la piaga della guerra che sconvolge il nostro mondo".

La raccolta firme per lo stop dell'embargo in Siria

L'evento è stato anche occasione per rilanciare la Campagna raccolta firme partita ad aprile per chiedere lo stop all’embargo che colpisce ancora oggi la Siria. Gabriele spiega perchè è importante aderire: “Come tutti sappiamo in Siria da 10 anni ormai c'è una guerra che non ha fine, che ha provocato delle conseguenze disastrose, in modo particolare c'è questo embargo imposto dagli altri Paesi che era stato pensato per non far circolare armi. Ma adesso questo embargo impedisce l'arrivo nel Paese di medicinali e materiale di prima necessità per contrastare questa pandemia di tipo sanitario, e colpisce quella popolazione, dopo i disastri di questa guerra".

Il messaggio del Consiglio Ecumenico delle Chiese

Sostegno e incoraggiamento per questa edizione della Settimana Mondo Unito è arrivato anche dal rev. Ioan Sauca, segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (WCC) che in un messaggio ha spronato tutti i partecipanti “ad essere sempre costruttori e promotori di unità nel contesto quotidiano e per il mondo!”. “La comunione mondiale delle Chiese - scrive - è solidale con voi, e noi preghiamo per la guarigione e il risanamento dell’umanità e di tutto il creato di Dio, soprattutto in questo tempo di incertezza e di paura ( … ). Siete un dono per le nostre comunità. La vostra passione e il vostro desiderio di cambiare il mondo ispirano e motivano tutti noi che ci confrontiamo con la realtà di oggi". Il rev. Ioan Sauca ricorda infine che quando Gesù prega ” perché tutti siano una sola cosa”, “la visione di Gesù non si limita alla nostra famiglia cristiana, ma include tutta l’umanità e quanto Dio ha creato”.

La Settimana, un punto di partenza

La Settimana Mondo Unito è ormai in dirittura di arrivo. La giornato di oggi prevede alle 18 un dialogo via streeaming su Covid-10 e i diritti umani e alle 19.30 la Maratona #OnepeopleOneplanet, una staffetta di voci e di cuori #intimeforpeace, organizzata con Earth Day Italia. Quale la parola conclusiva? "La Settimana si conclude - afferma ancora Gabriele Trama - e il nostro messaggio finale è l'impegno comune per la pace che comincia da qui. Questo è veramente il punto di partenza perché noi crediamo che sia possibile il mondo unito, noi crediamo che sia possibile essere in tempo per la pace e personalmente e concretamente vogliamo dimostrarlo. Anche se, in alcuni casi, non possiamo ancora muoverci dalle nostre case".

Ultimo aggiornamento 8 maggio ore 9.30

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07 maggio 2020, 10:09