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Visita di controllo ad una donna incinta Visita di controllo ad una donna incinta

Covid-19, Roberta tra un mese sarà mamma: "Fede e scienza, insieme"

Nell'introduzione alla Messa a Casa Santa Marta di venerdì 17 aprile, Papa Francesco ha rivolto la sua preghiera alle donne che sono in attesa di partorire. Una di loro, che diventerà mamma il prossimo mese, racconta cosa significa vivere la gravidanza durante la pandemia

Andrea De Angelis – Città del Vaticano

L'attesa di una famiglia. L'attesa del mondo intero. In tempo di pandemia, queste sei lettere coinvolgono altrettanti miliardi di persone. Si aspetta da un lato l'inizio di una nuova vita, dall'altro la fine di un'emergenza che sta sconvolgendo gli equilibri di tutti e di ciascuno. Come li muta per sempre l'arrivo di un bambino, anzi in questo caso di una bambina, il cui nome è già stato scelto. Si chiamerà Maya la figlia di Roberta e Davide. Questa mattina, nell'ascoltare la preghiera rivolta da Papa Francesco a Casa Santa Marta, la giovane famiglia - si sono uniti in matrimonio il 25 maggio 2019 - ha provato un'emozione davvero particolare.

Dio amerà sempre il nostro mondo 

“Vorrei che oggi pregassimo per le donne che sono in attesa, le donne incinte che diventeranno mamme e sono inquiete, si preoccupano. Una domanda: “In quale mondo vivrà mio figlio?”. Preghiamo per loro, perché il Signore dia loro il coraggio di portare avanti questi figli con la fiducia che sarà certamente un mondo diverso, ma sempre sarà un mondo che il Signore amerà tanto”. Queste le parole pronunciate oggi da Papa Francesco nell’introduzione alla Messa mattutina. Coraggio, fiducia, inquietudine, amore. Attesa. Sentimenti e sensazioni che accomunano migliaia di donne in queste settimane difficili. Roberta Crispino è una di loro. Sarà mamma, per la prima volta, tra meno di un mese. Lei, cristiana, catechista, ricercatrice, impegnata in laboratorio e nella comunità parrocchiale, descrive ai microfoni di Vatican News cosa si prova nel donare al mondo una nuova vita in un tempo in cui la morte entra prepotentemente nelle nostre case.

La speranza e la sorpresa

“Questa mattina, come spesso capita negli ultimi giorni, mi sono svegliata molto presto e sono rimasta davvero sorpresa nell'ascoltare le parole del Papa rivolte a chi, come me, è in dolce attesa”. Inizia così il racconto di Roberta, che registra in quel breve pensiero “una grande capacità del Papa di infondere calma e serenità”, aggiungendo come “l'iniziare così la giornata sia stata sicuramente una cosa positiva”. La futura mamma non fa fatica a definirsi “donna di scienza e di fede”. Ricercatrice, come detto, e catechista, Roberta Crispino sottolinea come “da un lato ci sia, anche in un momento unico qual è la gravidanza, la preoccupazione per la pandemia, ma dall'altro la speranza non viene mai meno”, supportata dalla fede in Cristo. “Il Papa ci sostiene, questa mattina lo ha fatto in modo particolare”, aggiunge sorridendo.

Ascolta l'intervista a Roberta Crispino

Le difficoltà quotidiane

Aspettare una bambina in queste settimane significa anche dover affrontare una serie di difficoltà sconosciute a chi non ha vissuto questa particolare condizione durante la pandemia. Si pensi alle visite di controllo, così come al bisogno di condividere simili momenti con gli affetti più cari, ad esempio i futuri nonni. “Le visite mediche prima erano solo momenti di gioia, ora c'è una certa apprensione quando bisogna uscire, ma la gioia rimane ed è anche la visita un piccolo momento di svago, visto che mai come in questo tempo le donne incinte restano a casa”, commenta la futura mamma. Poi ci sono i genitori, per i quali valgono le stesse restrizioni di tutti. “Sì, i futuri nonni sono presenti grazie alla tecnologia - dice -, questo aiuta molto anche per ricevere quei consigli ed avere una presenza nelle preoccupazioni che accompagnano ogni gravidanza”. Ci vorrà pazienza, ma anche loro potranno godere presto della compagnia della piccola Maya.

"Cosa racconterò a Maya"

“Io sono nata nel 1986, l'anno di Chernobyl e mamma mi ha sempre descritto quel momento come un periodo difficile, dove i timori per il futuro erano tanti, ma allo stesso tempo era il momento della gioia più grande, quello della mia nascita. Con Maya - afferma Roberta mentre la voce tradisce un pizzico di emozione - farò lo stesso: anche noi abbiamo paura, ma la sua presenza è viva speranza”. Anche il nome scelto per la prima figlia è significativo: “Maya vuol dire rinascita, il nome lo abbiamo deciso prima che iniziasse questa pandemia, ma oggi acquista un significato sicuramente particolare”, conclude.

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17 aprile 2020, 11:36