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Gli auguri di Mattarella per Pasqua: accettiamo il contagio della solidarietà

Stiamo per vincere la lotta al virus, ma servono ancora comportamenti corretti. Sono parole affettuose e di grande vicinanza quelle rivolte dal Presidente della Repubblica al popolo italiano per una Pasqua che sarà diversa e segnata da isolamento ma che richiede speranza e fiducia

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano

"Sarà una Pasqua diversa, di forzata solitudine, anche per me", ma intravvediamo insieme la possibilità di superare questa emergenza: i risultati ci sono e non possiamo fermarci ora nella corsa verso la sconfitta del virus. Così in sintesi il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella nel suo Messaggio per la Pasqua al popolo italiano.

Parole di affetto e vicinanza che vogliono infondere speranza e fiducia e vogliono far arrivare a tutti l'augurio di una Festa serena.

La Pasqua, afferma Mattarella, è una ricorrenza importante per i cristiani e una festa condivisa da tutti, tradizionalmente un momento conviviale. Invece questa sarà diversa. Ci porterà - afferma  - a pensare alle tante vite spezzate dalla morte, alle famiglie e alle comunità colpite. Un giorno diverso per medici, malati, infermieri, per tutti.  

Alla solitudine si affianca la possibilità  - spiega - di uscire da questa situazione: serve però continuare a tenere con rigore il rispetto dei comportamenti richiesti fino a che arriverà una cura o un vaccino e fino a che potremmo tornare alla normalità tanto desiderata e alla ripresa.

Evitiamo il contagio del virus, esorta il Presidente, e accettiamo quello della solidarietà. "Coltiviamo speranza e fiducia" nella "condivisione della sorte comune".

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11 aprile 2020, 19:06