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Uomini armati a Sanaa, in Yemen (Photo by Mohammed Huwais / AFP) Uomini armati a Sanaa, in Yemen (Photo by Mohammed Huwais / AFP)

Yemen, Pax Christi chiede di estendere moratoria sulle armi

La richiesta, fatta insieme ad oltre trenta organizzazioni per la pace, lo sviluppo e i diritti umani, arriva a pochi giorni dal termine della moratoria che vieta all’Arabia Saudita di esportare armi usate nel conflitto in Yemen. L’intervista a don Renato Sacco

Isabella Piro e Andrea De Angelis – Città del Vaticano

Estendere la moratoria sull’esportazione di armi usate nel conflitto contro lo Yemen: lo chiede, in una nota, Pax Christi Germania, insieme ad oltre trenta organizzazioni tra cui Oxfam, Terres des Hommes e Save the Children. “La moratoria sulle esportazioni di armi contro l’Arabia Saudita termina il 31 marzo – si legge nella nota – e per questo, decine di organizzazioni internazionali chiedono il divieto totale di esportazione di armi per tutti i Paesi facenti parte della coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita nella guerra dello Yemen”. Rivolgendosi direttamente al Consiglio federale di sicurezza, i firmatari invocano “un divieto totale, vincolante e a tempo indeterminato” degli armamenti, fino a quando ci sarà “il pericolo che le attrezzature militari tedesche possano contribuire alla violazione dei diritti umani e del diritto internazionale nello Yemen”. Le organizzazioni chiedono anche “l’estensione del divieto alle licenze di esportazione già concesse”. Inoltre, si auspica che il governo federale si allinei al Parlamento europeo nel sostenere “un embargo sulle armi contro l’intera coalizione militare nello Yemen, guidata dall’Arabia Saudita”.

I numeri della più grande crisi umanitaria al mondo

Parlare di Yemen, non spegnere i riflettori sul Paese dove si vive la principale crisi umanitaria a livello mondiale, significa anche ricordare i numeri che raccontano il dramma di milioni di cittadini. “Parliamo con una voce sola – scrivono i firmatari della missiva – perché ogni giorno, nello Yemen, vengono calpestati i diritti umani e il diritto umanitario internazionale”. Sono “milioni i bambini, donne e uomini i cui mezzi di sussistenza sono stati distrutti: 24 milioni di persone dipendono dagli aiuti umanitari”. Senza dimenticare che gran parte della popolazione yemenita, tra cui due milioni di minori sotto i cinque anni ed un milione di donne incinte, soffre la fame e la malnutrizione.

“Il virus della cattiveria porta alle armi”

“In un tempo difficile come questo, noi cristiani siamo chiamati ad aprire mente e cuore verso chi diffonde il virus della cattiveria, quello che porta a vendere armi a Paesi martoriati dalla guerra”. Lo afferma nell’intervista a Vatican News don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi Italia. “La voce del Papa è l’unica - aggiunge - a rivelare la grande ipocrisia di quanti parlano sì di pace, ma poi vendono armi alle nazioni in guerra”. Secondo don Sacco è importante che davanti ad una pandemia ciascuno si interroghi sull’enorme contraddizione di un’umanità che "cerca disperatamente mascherine, posti in terapia intensiva, farmaci e vaccini, ma poi lucra su armi che portano solo alla morte".

Ascolta l'intervista a don Renato Sacco

Gli appelli del Papa 

In tante occasione il Papa ha acceso i riflettori sullo Yemen. Ricordiamo in particolare le parole pronunciate da Francesco dopo la preghiera mariana dell’Angelus del 3 febbraio 2019: “Con grande preoccupazione seguo la crisi umanitaria nello Yemen - diceva il Pontefice un anno fa -. La popolazione è stremata dal lungo conflitto e moltissimi bambini soffrono la fame, ma non si riesce ad accedere ai depositi di alimenti. Fratelli e sorelle, il grido di questi bambini e dei loro genitori sale al cospetto di Dio. Faccio appello alle parti interessate e alla Comunità internazionale per favorire con urgenza l’osservanza degli accordi raggiunti, assicurare la distribuzione del cibo e – concludeva Francesco - lavorare per il bene della popolazione”.

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14 marzo 2020, 11:54