Cerca

La Ue discute del bilancio europeo La Ue discute del bilancio europeo 

Al via i lavori sul bilancio europeo. Per il Fondo sociale ci sono troppi tagli

Al summit straordinario, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel mette sul tavolo una proposta 1.095 miliardi di euro, pari all'1,074% del Pil Ue. Difficile un accordo in prima battuta, considerato che gli Stati membri sono divisi. Luca Jahier (Cese) "non si può fare un bilancio per il futuro che tagli pesantemente sulle principali politiche che hanno avuto successo in Europa oggi"

Alessandro Guarasci - Città del Vaticano

A Bruxelles oggi vertice Ue sul bilancio europeo. L’Unione Europea discuterà di quante risorse avrà a disposizione dal 2021 al 2027 per realizzare le principali politiche comuni, centrare obiettivi primari, come quello di un'economia a emissioni zero, e affrontare alcune sfide come la gestione dei flussi migratori. Al momento tra gli stati membri non c’è però accordo sulle priorità.

Difficile un accordo in tempi veloci

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha convocato il summit straordinario dopo aver messo sul tavolo una proposta da 1.095 miliardi di euro, pari all'1,074% del Pil Ue. La sua ambizione è chiudere la partita al primo round. Un tentativo in cui nessuno è riuscito prima. Ma ora l’obiettivo sembra addirittura più difficile, visto il quadro anche più complicato per il buco da circa dieci miliardi l'anno lasciato dalla Brexit.

Gentiloni: alla fine troveremo un accordo

Due gli schieramenti sui fronti opposti: da una parte i cosiddetti Paesi austeri (Austria, Danimarca, Olanda e Svezia), tutti contributori netti, che vorrebbero un budget più parsimonioso (1% del Pil) e continuare a beneficiare di sconti strutturali (rebates). Dall'altra ci sono una dozzina di Stati più favorevoli alla coesione - tra questi l'Italia - che invece insistono sull'importanza di consistenti contributi alle politiche tradizionali (coesione e agricoltura). Per il commissario europeo Affari economici, Paolo Gentiloni, "alla fine si troverà un equilibrio sul bilancio. Mi auguro che non si allenti la condizionalità legata ad alcuni principi dello Stato di diritto. Purtroppo in Europa ci sono due mondi, mi auguro di riuscire a costruire quel minimo di equilibrio per rivedere le regole e dare più spazio agli investimenti".

Per Luca Jahier (Cese) la proposta del Consiglio è sottostimata

Il presidente del Comitato economico e sociale europeo (Cese) Luca Jahier afferma che “il problema fondamentale di questa discussione è che si vogliono fare le nozze coi fichi secchi. Questa commissione ha presentato un programma straordinariamente ambizioso attorno al Green Deal, un piano per il futuro di grande cambiamento strategico che tocca le politiche industriali, le politiche dei trasporti, le politiche del lavoro. Ora però bisogna essere conseguenti con le risorse. Il piano presentato dal Presidente Michel alla discussione dei governi è largamente insoddisfacente. Mi ritrovo completamente nelle parole del Presidente del parlamento, che la proposta attuale del Consiglio è di almeno 230 miliardi sotto il minimo sindacale per cominciare a discutere. Non si può fare un bilancio per il futuro che tagli pesantemente sulle principali politiche che hanno avuto successo in Europa oggi, che sono: le politiche di coesione, le politiche regionali, la politica agricola comune, i fondi strutturali per  le politiche sociali”.

Ascolta l'intervista a Luca Jahier

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

20 febbraio 2020, 10:30