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Libia: raid contro un collegio militare. Tensione con la Turchia

Il generale Haftar rivendica l'attentato di ieri notte a Tripoli. Incerto il numero delle vittime, per alcune fonti sarebbero una trentina per altre 70

Benedetta Capelli - Città del Vaticano

E’ giunta la condanna dell’Unsmil, la missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia, per il raid aereo notturno contro il collegio militare di Hadaba a Tripoli. Un’azione che, secondo alcune fonti, avrebbe provocato la morte di 28 cadetti e il ferimento di altri 18; per il generale Khalifa Haftar, che ha rivendicato il raid, i morti sarebbero una settantina. “L’incursione – ha spiegato un suo portavoce in tv – è una rappresaglia al bombardamento turco compiuto all'alba contro la brigata salafita 210”. I cadetti sarebbero miliziani.

Scontro tra Haftar e la Turchia

Poco dopo l’azione, le forze armate di Haftar hanno anche bombardato la base aerea di Maitiga, l'unico aeroporto operativo nella capitale libica, sotto assedio militare dallo scorso 4 aprile. Si tratterebbe di un raid in risposta al via libera del governo di Ankara all’invio di soldati in Libia per sostenere il governo di Tripoli. La Turchia ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite "per discutere delle atrocità e dei crimini di guerra di Haftar”.

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05 gennaio 2020, 13:08