Gli incendi in Australia Gli incendi in Australia 

Incendi in Australia: cresce la paura per il caldo torrido e il fumo soffocante

I roghi non si fermano e continuano a devastare il Paese. Sono 183 le persone accusate di aver appiccato il fuoco. Otto milioni di ettari di boschi sono andati perduti, oltre un miliardo gli animali uccisi dalle fiamme

Maria Pilar Cappelli – Città del Vaticano

Continua l’emergenza incendi in Australia, il fumo dei roghi è addirittura visibile nei cieli di Brasile, Cile e Argentina ma si esclude qualsiasi tipo di pericolo per gli abitanti dei Paesi. Sono almeno duemila le case distrutte dagli incendi in atto dallo scorso settembre, in cui sono morti almeno 25 persone e più di un miliardo, secondo il Wwf, gli animali rimasti uccisi. Il Consiglio delle assicurazioni australiano ha fornito una stima parziale dei danni che ha raggiunto i 700 milioni di dollari australiani (430 milioni di euro). Nelle ultime ore, il caldo ha concesso una tregua ed i soccorsi ne stanno approfittando per ampliare le linee di contenimento intorno ai focolai.

La testimonianza di una mamma

Solitamente le estati australiane spesso raggiungono alte temperature ma quest’anno assistiamo ad uno degli eventi più disastrosi che abbiano mai interessato il Paese. Il caldo record negli ultimi giorni ha sfiorato i 50 gradi. Domitilla Pioli, che vive in Australia da quasi 20 anni insieme alla sua famiglia, non ricorda di aver mai vissuto fenomeni così spaventosi:

Ascolta l'intervista a Domitilla Pioli

Ci sono state spesso estati molto calde dove sapevamo di incendi in varie parti dell’Australia, ma mai a livelli così spaventosi. Una situazione abbastanza allarmante per quanto riguarda le piogge: ormai sono mesi che non piove e quando piove non capita mai laddove ci sono gli incendi. Ovviamente questo lungo periodo di siccità peggiora la situazione.

 

In questi giorni l’aria a Sydney e dintorni è tra le più inquinate del pianeta e in ampie zone del paese il cielo ha cambiato colore per le ceneri sollevate negli incendi. Quali sono le condizioni?

Il cielo è sempre molto grigio, ci sono giorni in cui addirittura dal cielo piove cenere a causa anche del forte vento. Non vediamo quasi mai il sole, spesso solo quando tramonta ed è una grossa palla rossa nel cielo, letteralmente. L’aria è molto sporca e molto densa. Addirittura sono arrivati a dire che uscire in strada per un’ora equivale a fumare venti sigarette. Leggendo i quotidiani ci sono tantissime notizie al riguardo che fanno molta paura. I notiziari sostengono che l’aria che respiriamo in questi giorni è undici volte più inquinata del livello normale ed è così dagli ultimi trenta giorni. Come madre di quattro bambini sotto i cinque anni ovviamente questa è una situazione che spaventa e preoccupa. Certamente il disastro riguarda le foreste, i boschi, gli animali però c’è anche tanta paura per i rischi per la nostra salute e in particolare per quella dei bambini, che magari ne possano risentire in futuro. Questo è abbastanza allarmante.

Quali consigli ed aiuti ricevete dalle autorità per limitare al minimo i danni?

Ci sono tante cose che suggeriscono di fare come quella di restare in casa il più possibile, evitare di uscire soprattutto con i bambini piccoli. E poi, limitare l’uso dell’acqua e dell’elettricità, ridurre l’utilizzo di lavatrice e lavastoviglie, ad esempio, soprattutto a sostegno delle zone dove non arriva più nulla. Ci sono tante associazioni che stanno facendo il possibile per donare cibo, vestiti e tutto ciò di cui hanno bisogno le persone che hanno perso tutto, inclusa la casa. Addirittura si mettono a disposizione case per poter ospitare ed aiutare coloro che sono stati colpiti dalla tragedia in prima persona.

Quali provvedimenti sono stati presi da parte delle scuole a seguito dell’emergenza climatica?

Le scuole ora sono chiuse per il periodo di vacanze estive ma fino alla metà di dicembre sono rimaste aperte. Negli ultimi mesi informavano noi genitori su come comportarsi qualora i livelli di emergenza avessero sforato i livelli critici. Alcune scuole sono state chiuse per diversi giorni a causa dell’inquinamento dell’aria che era potenzialmente dannoso per i bambini.

Come è stata accolta dall’opinione pubblica la notizia delle 183 persone accusate di aver appiccato deliberatamente gli incendi boschivi degli ultimi mesi?

Personalmente trovo la notizia abbastanza scioccante. Penso però che tutti i cittadini siano abbastanza amareggiati dal fatto che qualcuno abbia potuto appiccare il fuoco, soprattutto perché vi è la consapevolezza della siccità che caratterizza le estati australiane e poi perché eravamo già stati informati del fatto che le temperature si sarebbero alzate tantissimo. C’è tanto sconcerto davanti ad una notizia del genere. 

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07 gennaio 2020, 18:28