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Un bambinello scolpito in legno da un artigiano palestinese Un bambinello scolpito in legno da un artigiano palestinese

Natale: i cristiani di Gaza potranno recarsi a Gerusalemme e Betlemme

Ieri sera Israele ha deciso di concedere i permessi ai cristiani di Gaza per recarsi a Natale a Gerusalemme e a Betlemme, in Cisgiordania. Il via libera dopo gli appelli dei giorni scorsi da parte delle autorità religiose

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Dopo colloqui e trattative senza sosta, ieri sera Israele ha concesso i permessi di ingresso per i cristiani di Gaza in occasione delle festività natalizie. Ad annunciarlo il generale Kamil Abu Rukun, capo del Coordinamento delle attività del governo israeliano nei Territori Palestinesi. I permessi saranno rilasciati per l’ingresso a Gerusalemme e nella Cisgiordania, sulla base di valutazioni riguardanti la sicurezza e senza tenere conto dell’età dei richiedenti.

Un lavoro diplomatico senza sosta

A Vatican News, padre Ibrahim Faltas della Custodia francescana di Terra Santa spiega come si è riusciti a sbloccare la situazione:

Ascolta l'intervista a padre Faltas

R. – Abbiamo lavorato molto. In tantissimi sono intervenuti, soprattutto il presidente di Israele Rivlin è intervenuto personalmente per sbloccare questa situazione, così tutti i cristiani hanno avuto il permesso da oggi fino al 20 gennaio.

Questo tipo di situazione si ripresenta praticamente ogni anno e poi alla fine si riesce sempre a sbloccare. Come mai questa storia si ripete?

R. - Tutti noi sappiamo qual è la situazione di Gaza. Povera gente! Quello che sta vivendo lì è una situazione molto difficile.  Non soltanto durante la festa ma la gente vive una situazione difficile tutto l’anno. Per questo, veramente tanti hanno lavorato per dare questo permesso affinché le persone possano uscire e venire a celebrare il Natale a Betlemme o andare a Gerusalemme.

I cristiani di Gaza, come si apprestano a vivere questo Natale?

R. - Penso che coloro che hanno avuto il permesso sono contenti perché usciranno da Gaza. Voi non potete immaginare la situazione di Gaza! Almeno queste persone possono uscire, aver un po’ di libertà, di speranza, possono venire a visitare la Natività, a pregare, a stare con noi. É una festa grande e tutti vogliono celebrare il Natale a Betlemme. Ringraziamo il Signore perché finalmente siamo riusciti a farli uscire! Questa è la cosa più importante.

 

Lei ha detto: “Non si può immaginare la situazione che si vive a Gaza”. Qualche giorno fa in un’intervista mons. Pizzaballa, Amministratore Apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, ha parlato di una situazione vergognosa dal punto di vista economico, dal punto di vista sociale …

R. - Lui ha spiegato bene la situazione, perché è stato lì per tre giorni; ha visitato le case, incontrato le famiglie, ha visto con i suoi occhi la situazione della gente, dei cristiani soprattutto. Questa è la situazione: vergognosa! È una situazione veramente vergognosa. Penso che il mondo deve fare qualcosa per sbloccare questa situazione, la gente merita molto più di questo.

Qual è il suo augurio in questo Natale?

R. - L’auguro di questo Natale è sempre la pace. Sappiamo che se la pace si realizza in questa terra, la pace ci sarà in tutto il mondo. È questo il nostro augurio, questo è il nostro sogno, questo è anche il sogno della gente di Gaza, della gente della Palestina, della gente di Israele. Dappertutto, tutti vogliono che questa pace si realizzi. Questo è quello che vogliamo, questa è la nostra preghiera. Tanti, tanti vogliono vivere in pace in questa terra che vive di pace.

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23 dicembre 2019, 13:50