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L'accordo di Parigi sul clima in bilico L'accordo di Parigi sul clima in bilico 

Accordo sul clima, Ue-Russia preoccupati per l'uscita degli Usa

L'Unione Europea è pronta a "rafforzare la cooperazione" con le altre parti dell'intesa. Il Presidente francese Emannuell Macron, in visita di stato a Shanghai, afferma che la cooperazione tra Europa e Cina sarà decisiva. Netta anche la presa di posizione della Russia

Alessandro Guarasci-Città del Vaticano

L’uscita degli Usa dall’accordo di Parigi sul clima preoccupa la comunità internazionale. Washington ha ufficialmente presentato i documenti per uscire dall’intesa che ha l’obiettivo di lottare contro il surriscaldamento globale, e ora dunque scatta il conto alla rovescia di un anno per il ritiro totale.

Per la Ue l'accordo è solido

L'Unione Europea è pronta a "rafforzare la cooperazione" con le altre parti dell'accordo di Parigi sul clima. Lo ha assicurato il commissario europeo al Clima, Miguel Arias Canete. La Ue è convinta che le fondamenta dell'accordo di Parigi sul clima, siano "solide", e questo anche dopo l'ufficializzazione  del ritiro degli Stati Uniti. Il Presidente francese Emannuell Macron, in visita di stato a Shanghai, afferma che la cooperazione tra Europa e Cina sulle riduzioni delle emissioni responsabili dell'effetto serra sarà "decisiva".  Infatti Macron e il Presidente cinese Xi Jinping firmeranno domani a Pechino un documento congiunto sulla espressa "irreversibilità" del patto di Parigi.

La Russia è pessimista

Netta anche la presa di posizione della Russia. Per il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, l'uscita degli Usa  "mina" l'accordo alla sua base".  "Il ritiro degli Stati Uniti comprometterà sostanzialmente l'accordo perché è un Paese che è davanti alle altre nazioni in termini di emissioni", ha detto Peskov, sottolineando come sia "molto difficile parlare di un accordo sul clima senza la più grande economia del mondo".

Per 11 mila ricercatori la Terra è in piena "emergenza climatica"

Gli scienziati lanciano l’allarme. La Terra è in piena "emergenza climatica", e "indicibili sofferenze umane" saranno inevitabili, senza cambiamenti profondi e duraturi nelle attività umane che contribuiscono alle emissioni di gas serra e ai cambiamenti climatici. Lo affermano, in uno studio sulla rivista BioScience, più 11.000 ricercatori di 153 Paesi, tra cui circa 250 italiani. La dichiarazione di emergenza climatica è basata sull'analisi di 40 anni di dati scientifici. I ricercatori propongono sei misure urgenti per fare fronte ai danni della febbre del pianeta. Per Federico Fierli, Climatologo dell'ISAC-CNR, “l’accordo di Parigi è ancora valido. Dobbiamo contenere il surriscaldamento globale, lo vediamo anche con lo scioglimento dei ghiacciai”.

Ascolta l'intervista a Federico Fierli

 

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05 novembre 2019, 14:16