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Kurz ringrazia gli elettori Kurz ringrazia gli elettori 

Austria: vittoria dei popolari di Kurz. Crollo del’ultradestra

Alle elezioni di ieri in Austria, i dati ancora provvisori decretano una vittoria record per i popolari di Kurz al 38,4%, mentre i socialdemocratici si fermano al 21,5%. L'ultradestra Fpoe travolta dagli scandali crolla al 17,3%. Crescono i verdi e i liberali

Elvira Ragosta – Città del Vaticano

Le urne premiano Sebastian Kurz, che avrà bisogno comunque di un’alleanza per il governo. A quattro mesi dal così detto Ibiza-gate, l’alleato non sarà sicuramente l’ultradestra del Fpoe, partito crollato di dieci punti rispetto al 2017, proprio a seguito degli scandali che hanno travolto l’ex leader Strache portando alla caduta del governo. Difficile anche una coalizione con i socialdemocratici, che hanno perso il 5% rispetto a due anni fa, pur attestandosi come secondo partito. Resta la probabilità di un accordo con i Verdi, che con il 14% tornano in Parlamento. Un governo di larghe intese, inoltre, potrebbe essere tentato con verdi e liberali, questi ultimi hanno registrato un aumento di due punti percentuali.
Erich Leitenberger, portavoce del Consiglio ecumenico delle Chiese in Austria parla dell’importanza di questo voto in abito nazionale ed europeo:

Ascolta l’intervista a Erich Leitenberger

R. - L’elettorato austriaco ha espresso molto chiaramente uno stop ai partiti di carattere populista. Questo è importante non soltanto per il nostro Paese ma anche per tutta l’Europa. Il cosiddetto Partito popolare di Sebastian Kurz ha avuto un successo grandissimo. L’ultradestra, il cosiddetto Partito della libertà, è crollato e il Partito socialdemocratico, che ha una grande tradizione in Austria, è rimasto in seconda posizione ma ha perso molti voti e i verdi sono tornati in Parlamento.

Quanto ha influito sul voto lo scandalo che ha travolto il partito di Strache?

R. – Forse avrà influito un po’ ma non troppo direi. Perché dopo lo scandalo di Ibiza c’erano le elezioni europee e lì il Partito della libertà non ha avuto un grande insuccesso, anzi. Ma negli ultimi giorni, prima delle elezioni politiche, è scoppiato un altro scandalo che riguarda proprio Strache, l’ex-capo del partito della libertà. Si trattava di spese esagerate che ha pagato il partito… Molto probabilmente, per il semplice elettore che fa fatica ad arrivare alla fine del mese, questo è un messaggio che non viene accettato.

Quali sono i temi di convergenza per le possibili alleanze o la possibile alleanza di Kurz?

R. – Dipende dal tipo di coalizione. Con i socialdemocratici le tematiche sono di politica sociale: pensioni, occupazione… Mentre con i verdi la tematica centrale riguarda l’ambiente, la crisi climatica… Mentre nella coalizione a tre, che sarebbe molto difficile da gestire, ci sarebbe anche una grande importanza della crisi climatica ma anche - questa un po’ la posizione dei “Neos” - una politica di liberalismo economico.

Cosa possiamo dire sul voto dei cattolici?

R. – Il voto dei cattolici non è molto differente dal voto degli altri austriaci.

I teologi dell’università di Vienna hanno chiesto, in un documento dato all’agenzia cattolica “Kathpress”, un esame critico delle politiche migratorie dei partiti e la considerazione delle norme e dei criteri che la Chiesa mette a disposizione…

R. – Era un documento non soltanto dei professori di teologia ma anche degli studenti. E’ importante anche perché hanno fatto il loro documento proprio in riferimento alla Giornata mondiale del migranti e del rifugiato. E lì hanno detto molto chiaramente: posizioni politiche di stigmatizzazione e di xenofobia, tendenze esclusiviste, egoismo nazionalistico o indifferenza nei confronti della sofferenza di rifugiati e migranti, sono incompatibili con la fede cristiana. Questa è una dichiarazione molto forte e molto chiara e molto vicina alle posizioni di Papa Francesco.

Il Consiglio ecumenico delle Chiese in Austria ha pubblicato una guida di orientamento al voto. Quali i temi e come sono stati recepiti secondo lei dall’elettorato cristiano?

R. – Facciamo questa guida prima di ogni elezione politica. Sono sempre le stesse domande che diamo ai fedeli delle nostre Chiese perché possano fare un voto molto chiaro che corrisponde al messaggio del Vangelo. Le reazioni sono state molto positive. Le tematiche trattate riguardano la struttura democratica, riguardano vari problemi, dalla crisi climatica fino anche al diritto alla vita di tutti, anche dei non ancora nati, anche un richiamo al principio della giustizia in tutte le relazioni nella società. E’ una panoramica molto ampia che viene trattata e tra i fedeli la risposta è stata molto positiva.

 

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30 settembre 2019, 13:28