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Nuovo attacco in Nigeria del gruppo estremista Boko Haram Nuovo attacco in Nigeria del gruppo estremista Boko Haram  

In Nigeria nuovo attacco di Boko Haram contro un villaggio

Nigeria, 65 vittime in un attacco nel Nord est del Paese. Il gesto di violenza, attribuito al gruppo estremista Boko Haram, è avvenuto sabato a Nganzai, nello Stato del Borno, contro gli abitanti di un villaggio che rientravano da un funerale

Elvira Ragosta – Città del Vaticano

Quello di sabato scorso rappresenta il più grave attentato attribuito al gruppo fondamentalista Boko Haram contro civili in Nigeria dall’inizio dell’anno. Gli assalitori pesantemente armati sono giunti in moto a Nganzai, nel Nord est del paese africano, e hanno cominciato a sparare contro un gruppo di persone che rientravano da un funerale celebrato in un villaggio vicino. Sessantacinque il bilancio finale delle vittime. Un rappresentante del governo locale ha riferito anche del ferimento di altre undici persone. Potrebbe essersi trattato di una rappresaglia nei confronti degli abitanti di Ngazai, che proprio due settimane fa avevano respinto un attacco del gruppo fondamentalista nell’area.

Dieci anni di violenze

Il gruppo Boko Haram, il cui nome significa “L’educazione occidentale è peccato” da dieci anni semina morte e terrore nel Nord est della Nigeria. Nel corso degli anni gli attacchi si sono estesi anche ai Paesi confinanti, come Ciad e Camerun. Una scia di terrore che ha già provocato, secondo i dati delle Nazioni Unite, la morte di circa 27mila persone e costretto 2,8 milioni di civili a scappare dalle loro case.

Un movimento diventato sempre più violento

“Nel corso di questi anni – afferma a Radio Vaticana Italia Enrico Casale, della rivista Africa dei padri Bianchi - Boko Haram è diventato sempre più violento. Ha subito alcune scissioni e tensioni interne. Inizialmente il suo obiettivo erano grandi operazioni, poi di fronte alle reazioni delle forze dell’ordine e delle forze armate, si è concentrato su operazioni più semplici e mirate”. Circa la capacità di reazione delle autorità, soprattutto nei piccoli villaggi, l’africanista aggiunge: “Boko Haram ha una discreta forza militare e di fronte ad essa la Nigeria e anche i Paesi confinanti hanno reagito per contenere questo movimento islamico fondamentalista. Molti villaggi hanno cominciato ad organizzarsi per evitare le scorrerie e i ricatti. Detto questo – conclude Casale - Boko Haram è ancora molto forte, nonostante la Nigeria impegni veramente molti uomini nella lotta a questo movimento”.

Ascolta e scarica l’intervista a Enrico Casale:

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29 luglio 2019, 13:04