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Immigrati: in Italia la maggioranza è cristiana

I nuovi dati della Fondazione Ismu fotografano la crescita di musulmani ed evangelici. Alessio Menonna, ricercatore statistico della Fondazione Ismu: boom di stranieri atei e agnostici, fatto più rilevante legato ai nuovi flussi migratori

Federico Piana - Città del Vaticano

La maggioranza degli immigrati residenti in Italia è di fede cristiana. La Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) elaborando i dati provenienti dall’Istat e dall’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità della Lombardia, ha scoperto che coloro i quali si professano cristiani toccano quota due milioni ed ottocentomila, cifra pari al 53,6% del totale. Seguono i musulmani con un più di un milione ed ottocentomila fedeli. In fondo alla classifica, con percentuali molto minori, buddisti, induisti, sikh e copti.

Musulmani ed evangelici in crescita

“Nell’ultimo anno – spiega Alessio Menonna, ricercatore statistico della Fondazione Ismu – la presenza dei fedeli musulmani è aumentata arrivando al 30%. Tra i cristiani, invece, sono in diminuzione i cattolici ed aumentano gli evangelici. La spiegazione sta nei nuovi flussi migratori dell’ultimo anno. Ma anche nel fatto che molti immigrati cattolici sono riusciti ad ottenere la cittadinanza italiana e quindi sono stati cancellati da queste statistiche”.

Appartenenze: gli ortodossi scendono in seconda posizione

Se si scorrono attentamente i dati si scopre anche un’altra novità. La lista delle singole appartenenze religiose subisce un netto stravolgimento rispetto a quella del 2018. I musulmani conquistano il primo posto con oltre il 30% mentre i cristiani ortodossi scendono al secondo, rappresentando il 29,7% degli stranieri residenti nel nostro Paese. Difficile dire se questa sarà una tendenza che verrà confermata nei prossimi anni. Menonna non si sente di avallare il trend: “E’ difficile dirlo. Nel breve periodo ipotizzo che la crescita dei musulmani possa continuare, ma non certamente con un’impennata nei numeri. Per il futuro lontano le previsioni si fanno difficili”.

Boom di stranieri atei o agnostici

Gli stranieri che si dichiarano atei o agnostici passano dai 331 mila del 2018 al mezzo milione di quest’anno: una vera e propria crescita. “Non credo – entra nella questione Menonna – che l’aumento sia legato al fatto che molti immigrati abbiano abbandonato la propria fede, piuttosto penso che tutto dipenda sempre dai nuovi flussi migratori. Sta di fatto che questa è la crescita più rilevante”. E forse la più sorprendente.

Ascolta l'intervista ad Alessio Menonna

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24 luglio 2019, 12:25