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Viviane Lambert, la madre di Vincent, ricoverato a Reims dal 2008 Viviane Lambert, la madre di Vincent, ricoverato a Reims dal 2008 

La Cassazione annulla la sentenza su prosecuzione trattamenti per Lambert

Cancellata la sentenza della Corte d’Appello che impediva di interrompere alimentazione e idratazione a Vincent Lambert, 42 enne francese, tetraplegico dal 2008

Michele Raviart – Città del Vaticano

La Corte di Cassazione francese ieri sera ha annullato la sentenza della Corte d’appello, che ordinava la ripresa dei trattamenti per mantenere in vita Vincent Lambert, tetraplegico di 42 anni in seguito ad un incidente stradale, che dal 2008 per alcuni è in uno stato “di coscienza minima” mentre per altri in stato “vegetativo cronico”. La Cassazione ha accolto così il ricorso dello Stato francese e dell’ospedale CHU di Reims, dove Lambert è ricoverato e dove era già stata avviata la procedura per sospendere l'alimentazione e l'idratazione, poi bloccata il 20 maggio stesso dall'intervento dei magistrati. 

L'Onu aveva chiesto di sospendere ogni decisione

Il massimo organo giurisdizionale francese non è entrato nel merito della questione, ma ha dichiarato giuridicamente non competenti i giudici della Corte d’appello, che il 20 maggio scorso aveva richiesto di non sospendere idratazione e alimentazione a Lambert, in attesa di accertamenti da parte del Comitato Onu sui Diritti delle persone con disabilità. L’organo internazionale aveva chiesto sei mesi per esaminare il caso. Questo aveva riacceso la speranza dei genitori di Lambert, che da anni lottano per mantenere in vita il figlio.

"La spina può essere staccata già da ora"

Per l’avvocato dei genitori la decisione della Cassazione non mette in discussione le misure provvisorie suggerite dall’Onu e ha annunciato che sporgerà denuncia per omicidio nei confronti dei medici che dovessero sospendere i trattamenti. Per l’avvocato di Rachel, la moglie di Lambert favorevole alla sospensione, “la spina può essere staccata già da ora”, in quanto “nessun ricorso è ormai possibile perché non c’è più alcun giudice a cui rivolgersi”.

Il commento di Scienza e Vita

"Pacta sunt servanda era quanto avevano chiesto i giudici di appello francese rispetto al richiamo del Comitato Onu sui Diritti delle persone con disabilità che aveva intimato alla Francia di non interrompere l’idratazione a Vincent Lambert: ora la Cassazione francese con un espediente formalistico ribalta la decisione”, ha affermato in una nota il professor Alberto Gambino, presidente di Scienza e Vita. “L’auspicio”, spiega, “è che la Francia recuperi la saggezza che l’ha resa grande senza forzare con un atto giudiziario interno ciò che l’Onu ha chiesto di scongiurare”.

Non cedere alla cultura dello scarto

Il destino di Lambert quindi è ancora incerto, dopo che il 20 maggio, erano già state avviate le procedure per interrompere l’alimentazione e l’idratazione. Quel giorno il Papa scrisse in un tweet: “preghiamo per quanti vivono in stato di grave infermità. Custodiamo sempre la vita, dono di Dio, dall’inizio alla fine naturale. Non cediamo alla cultura dello scarto”.

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29 giugno 2019, 12:44