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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 15 giugno

Le Notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni sabato alle ore 12.32: in sommario oggi l'incontro del Papa con i Nunzi; la Solennità della Pentecoste e le parole di Francesco ai delegati della Roaco. Il nuovo spazio settimanale di news di 5 minuti è diffuso anche in podcast su Vatican News e nasce dalla collaborazione con l’Ufficio Lettere Latine della Segreteria di Stato

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

Die decimo quinto mensis Iunii anno bis millesimo undevicesimo

Ascolta l'edizione del radiogiornale in lingua latina

 

(TITOLI)

Papa Nuntiis Apostolicis ait: defendite Ecclesiam, nolite umquam circulis atque paginis personalibus in Interreti hostilibus vos consociare.

Papa ait in Sollemnitate Pentecostes: potestas Spiritus Sancti est concordiam ferre ad intra et ad extra hominum.

Papa Franciscus dicit legatis institutionis, quae Roaco appellatur: desiderium in corde habeo Iraquiam invisere.

Salutem ex animo omnibus vobis dicit Alexander De Carolis audientibus novos nuntios Latina lingua prolatos.

(SERVIZI)

Ecclesiam a potestátibus mali deféndere, quae volunt eam calumniari. Hoc est officium omnis christiani, supremum munus “hominis Dei”. Quaedam est notio, cui innisus est sermo Papae Francisci Nuntiis Apostolicis, qui in Vaticano recepti sunt superiore die Iovis occasione conventus triennalis. De eo loquitur Monia Parente:

Legatus Papae peregre non vivit quasi “mundanus”, in Nuntiatura reclúsus atque ad “perpolitam politicam” attentus. Nuntius, qui “homo Dei” sit, persona est sedulitate apostolica animata, qui populo occurrit ac favet “reconciliationi”. Decalogum quemdam Franciscus tradidit ultra centum legatis pontifíciis, occasione coetus triennalis ab ipso Papa instituto anno bis millesimo decimo tertio. Inter acutiores affirmationes ea eminet, quae hortatur Nuntios Apostolicos, ut Ecclesiam ab impétibus defendant. Hanc ob causam, affirmat Franciscus, “conciliári nequit” status “legati pontifícii cum malis iudiciis dictis absente Papa vel cum possessione adversárum paginárum personálium in Interréti vel prorsus cum adhaesione circulis in Papam, Curiam atque Ecclesiam Romanam hostílibus.”

“In festinatióne nostri témporis concordia ad margines reiecta videtur, Spiritus Sanctus autem restítuit insániam”. Id est quod Franciscus affirmavit in homilia in Missa Pentecostes hábita, superiore die domínica in Basilica Sancti Petri celebrata. Agit Amadeus Lomonaco:

Spiritus Sanctus effíngit Ecclesiam ac mundum. In Missa Pentecostes, Franciscus meditatur de opera quae “Deus ignotus” perficit in vita omnis personae. In mundo huius temporis, observat, “discrepantiae factae sunt sicuti verae divisiones: est enim qui multum habet, sed autem qui nihil habet”. Propterea, affirmat, oportet “homines sprituales” habere, qui respondeant “ad arrogantiam per clementiam” atque “ad abiectionem animi cum risu”. Sine Spiritu, concludit Franciscus, “Ecclesia societas fit, missio propaganda praeconium, communio tantummodo nisus. Spiritus est prima et ultima necessitas Ecclesiae”.

 

(NEWS)

Condicio Iraquiae, terrae conflictionum umquam sedatarum, “mens constans” Papae est, qui somniat de ea “anno proximo” visitanda. Haec dixit Franciscus in audientia superiore die Lunae legatis concessa Conventus Operum pro Ecclesiis Orientalibus Auxiliandis. Papa adhibuit verba fraternae miserationis etiam pro Terra Sancta, Syria et Ucráina atque habitus Europae improbavit, quae migrantibus clauditur, non autem sordidae mercaturae armorum.

“Baptizati et missi: Ecclesia Christi in missione ad orbem terrarum”, titulus est Nuntii Papae Francisci pro Die missionale universali anni bis millesimi undevicesimi, qui habendus est die viginti proximi mensis Octobris. “Ecclesia éxiens usque ad fines extremos – scribit Franciscus – quaerit constantem atque permanentem conversionem missionalem”.

Papa designavit Excellentissimum Dominum Antonium Hérouard, legatum ad nutum Sanctae Sedis pro Sanctuario Lapurdensi. Decisio congruit cum illa pro Sanctuario quod appelatur Medjugorje iam anno bismillesimo septimo decimo capta: Papa Franciscus potissimum curam habet pro peregrinis ac desiderat, ut sedes devotionis marianae fiant “magis magisque locus orationis atque testimonii christiani, necessitatibus populi Dei congruentes”.

Finis fit huius editionis, gratias agimus pro attentione; conveniemus iterum die sabato proximo, eadem hora.

 

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

15 giugno 2019

(TITOLI)

Papa nunzi apostolici: difendete la Chiesa, mai unirsi a blog e a gruppi ostili al Papa

Il Papa nella solennità di Pentecoste: potenza dello Spirito è portare l’armonia dentro e fuori gli uomini.

Ai delegati della Roaco Francesco confida: ho in cuore il desiderio di visitare l’Iraq.

 

Un cordiale bentrovati da Alessandro De Carolis a tutti voi in ascolto per questa nuova edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

Difendere la Chiesa dalle forze del male che cercano di calunniarla. È dovere di ogni cristiano, è il primo dovere di un “uomo di Dio”. È uno dei concetti sul quale Papa Francesco ha imperniato il discorso ai nunzi apostolici, ricevuti in vaticano giovedì scorso per la riunione triennale. Ce ne parla Monia Parente:

Un rappresentante del Papa all’estero non vive da “mondano”, chiuso in Nunziatura e attento al “politicamente corretto”. Un nunzio che sia “uomo di Dio” è persona animata da zelo apostolico, che incontra la gente e favorisce la “riconciliazione”. È una sorta di decalogo quello che Francesco consegna agli oltre 100 rappresentanti pontifici, nel corso della riunione triennale stabilita dal Papa stesso nel 2013. Tra le affermazioni, incisive, spicca quella che esorta i nunzi apostolici a difendere la Chiesa dagli attacchi. Per questo, asserisce Francesco, “è inconciliabile” l’essere “rappresentante pontificio con il criticare alle spalle il Papa, avere dei blog o addirittura unirsi a gruppi ostili a Lui, alla Curia e alla Chiesa di Roma”.

“Nella fretta del nostro tempo l'armonia sembra emarginata, ma è lo Spirito Santo a mettere ordine nella frenesia”. Lo ha affermato il Pontefice all’omelia della Messa di Pentecoste, presieduta domenica scorsa nella Basilica di San Pietro. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Lo Spirito Santo “plasma” la Chiesa e il mondo. Alla Messa di Pentecoste, Francesco riflette sull’opera che il “Dio sconosciuto” compie nella vita di ogni persona. Nel mondo attuale, osserva, “le disarmonie sono diventate vere e proprie divisioni: c’è chi ha troppo e c’è chi nulla”. Per questo, afferma,  c’è bisogno di “uomini spirituali” che rispondano “all’arroganza con mitezza” e “al disfattismo col sorriso”. Senza lo Spirito, conclude Francesco, “la Chiesa è un’organizzazione, la missione propaganda, la comunione uno sforzo. Lo Spirito è il bisogno primo e ultimo della Chiesa”.

 

(NEWS)

La situazione dell’Iraq, terra di conflitti mai sopiti, è un “pensiero costante” per il Papa , che sogna di poterlo visitare “il prossimo anno”. È quanto Francesco ha detto all’udienza di lunedì scorso con i delegati della Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali. Il Papa ha avuto parole di solidarietà anche per la Terra Santa, la Siria e l’Ucraina e ha stigmatizzato l’ipocrisia dell’Europa, che si chiude ai migranti ma non al traffico di armi.

Si intitola "Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo" il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata missionaria mondiale 2019, in programma il 20 ottobre prossimo. "Una Chiesa in uscita fino agli estremi confini – scrive Francesco in un passaggio –  richiede conversione missionaria costante e permanente”.

Il Papa ha designato mons. Antoine Hérouard, delegato ad nutum Sanctae Sedis per il santuario di Lourdes. La decisione è in linea con quella già presa nel 2017 per Medjugorje: Papa Francesco tiene in modo particolare alla cura dei pellegrini e desidera che i centri di devozione mariana diventino “sempre di più un luogo di preghiera e di testimonianza cristiana corrispondenti alle esigenze del popolo di Dio”.

Ed è tutto per questa edizione, grazie per averci seguito, a risentirci sabato prossimo alla stessa ora.

 

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15 giugno 2019, 14:27