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In tutto il mondo islamico si festeggia l'Eid al-Fitr, che mette fine al Ramadan In tutto il mondo islamico si festeggia l'Eid al-Fitr, che mette fine al Ramadan  

La festa di fine Ramadan, in Italia per la prima volta dedicata a Papa Francesco

L’Eid al Fitr dura tre giorni e coinvolge milioni di musulmani nel mondo. Foad Aodi, fondatore delle comunità arabe in Italia: siamo a fianco del Papa per combattere le discriminazioni e in favore del dialogo tra le fedi

Federico Piana - Città del Vaticano

“L’unica voce forte, chiara, contro ogni discriminazione è quella di Papa Francesco. E arriva dritta al cuore di tutti i musulmani del mondo”. Foad Aodi, fondatore delle Co-mai, le comunità del mondo arabo in Italia, dà questa spiegazione a chi gli chiede perché la sua organizzazione, insieme alla Cili, la Confederazione internazionale laica ed interreligiosa, ha deciso di dedicare al Santo Padre la tradizionale festa dell’Eid al Fitr che si svolge da oggi fino al prossimo 6 giugno a conclusione del digiuno del Ramadan.

Per i musulmani italiani, Francesco è un punto di riferimento

“Per moltissimi musulmani in Italia – spiega Aodi - Papa Francesco è un punto di riferimento. Con grande soddisfazione, ho ricevuto decine di adesioni da moschee e centri culturali alla mia iniziativa di dedicare questa festa al Papa. Più del 95% delle organizzazioni musulmane in Italia si è detta favorevole”. Lo scopo, mette in evidenza Aodi, è quello di sostenere il Santo Padre nella sua lotta contro qualsiasi forma di violenza religiosa, in aumento esponenziale negli ultimi anni.

Ascolta l'intervista a Foad Aodi

I messaggi di pace del Papa non cadono nel vuoto

Nell’islam, i reiterati messaggi di pace e di dialogo del pontefice non cadono nel vuoto. Aodi lo testimonia: ”Arrivano sicuramente anche all’islam, facendo del bene. Dobbiamo schierarci con la Chiesa per la difesa dei cristiani e di tutti i credenti delle altre religioni. Siamo contro ogni muro di separazione. Secondo le nostre statistiche, le violenze contro gruppi religiosi sono aumentate del 30 % negli ultimi tre anni. Dobbiamo intervenire, non possiamo tiraci indietro”.

I politici non alimentino il fuoco dell’odio

Faod Aodi poi lancia un appello ai politici del mondo affinché evitino di soffiare sul fuoco della divisione: “Come ha ripetuto anche Papa Francesco, chi ha responsabilità politica non deve trasmettere messaggi di odio. Le nostre comunità non hanno mai vissuto un momento così difficile come quello attuale. L’unica via di uscita è la fraternità: tirare le religioni dentro il calderone della politica è pericoloso, molto pericoloso”.

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04 giugno 2019, 16:55