Giardini d’Italia: quando la bellezza della natura incontra l’arte dell’uomo

Questa mattina a Roma è stata presentata l’iniziativa “Appuntamento in Giardino”, che il 1 e 2 giugno vedrà l’apertura straordinaria di oltre 200 giardini e dimore storiche in tutta Italia.

Marina Tomarro - Città del Vaticano

Passeggiare nel giardino all’italiana di Villa Imperiale a Pesaro, o in quello d’estate a Caprarola; scoprire il fascino del Real Bosco che circonda la Reggia di Capodimonte a Napoli con le sue dimore storiche, oppure perdersi tra i sentieri e lasciarsi stupire dai segreti del Giardino Sonoro di Ghizzano in Toscana. Sono solo alcuni degli oltre 200 giardini, orti e dimore storiche che sabato e domenica prossimi, sarà possibile visitare nell’ambito della seconda edizione dell’iniziativa “Appuntamento in Giardino”. La manifestazione, promossa da APGI-Associazione Parchi e Giardini d’Italia, con il sostegno Ales e il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali MiBAC si svolge nell’ambito della Settimana Europea dello Sviluppo Sostenibile.

Luoghi incantati ma spesso chiusi

“I nostri parchi e giardini – ha spiegato Giovanni Panebianco, Segretario Generale MiBAC - rappresentano un tesoro culturale che il Ministero non solo intende proteggere e tutelare ma, con iniziative come questa, desidera promuovere e valorizzare affinché quanti più italiani e turisti stranieri possano scoprirli e goderne”. Infatti molti di questi luoghi nella maggior parte dell’anno sono chiusi al pubblico, e nel 45% dei casi si tratta di aperture straordinarie. Come a Genova, dove sarà eccezionalmente aperto il Giardino segreto di Palazzo Reale con le sale adiacenti. Parteciperanno all’iniziativa anche alcuni importanti siti Unesco, come Villa D’Este, la Reggia di Caserta e i giardini delle Ville Medicee di Castello, Petraia, Pratolino e Cerreto Guidi.

Aperte dimore storiche private

Le due giornate rappresentano anche l’occasione di poter ammirare Dimore storiche private, che apriranno i propri giardini, come ad esempio Villa Tiepolo Passi in Veneto, o la Villa Reale di Marlia in Lucchesia. In molti casi saranno gli stessi proprietari o direttori ad accogliere i visitatori, per raccontare la storia del giardino e l’impegno quotidiano necessario a garantirne la sopravvivenza: sarà così, ad esempio, nel giardino della Minerva a Salerno, alla Kolymbethra (FAI) in Sicilia, o al giardino Portoghesi- Massobrio a Calcata,  o il Parco di Villa Trecci di Montepulciano dove i visitatori saranno accolti dalla responsabile Cinzia Sorlini che insieme al marito architetto, molti anni fa dalle aride crete senesi sono riusciti a far rinascere un luogo incantato con roseti, limonaie e un laghetto artificiale, che si estendono intorno alla dimora originaria seicentesca.  Numerosi anche gli Orti Botanici cittadini che apriranno i loro cancelli: Palermo, Catania, Roma, Genova, Torino e alcuni giardini botanici alpini e appenninici.

Capire la bellezza del passato per preservarla nel futuro

“Questa iniziativa – ha sottolineato Alberta Campitelli, Vice Presidente APGI – è molto importante perché ci aiuta a far capire l’importanza di questi luoghi storici e anche la fatica di mantenerli. Infatti in questi giardini la bellezza della natura incontra la maestria dell’arte dell’uomo, però entrambe devono essere curate, perché hanno equilibri molto fragili. Spesso mi è capitato di scoprire dei veri e propri gioielli nel cuore di zone nascoste dell’Italia spesso tenuti in vita faticosamente, la speranza è che giornate come queste portino ad una sensibilizzazione maggiore e all’inizio di un censimento di questi beni artistici e naturalistici del nostro territorio”.

Alberta Campitelli Vice Presidente APGI

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29 maggio 2019, 19:24