Porta del Cielo onlus Porta del Cielo onlus 

Fare del bene mangiando meglio

E’ lo slogan della serata che si terrà domani a Roma presso l’Elizabeth Unique Hotel. Un’iniziativa benefica per sostenere i progetti di “Porta del Cielo Onlus” e “Valuable”: due realtà nate per stare accanto a chi soffre e per l’inserimento delle persone disabili nel mondo del lavoro

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

“La santità a cui il Signore ti chiama cresce mediante piccoli gesti buoni nella vita quotidiana”. Viene alla mente questa frase contenuta nella “Gaudete et Exsultate”, Esortazione apostolica di Papa Francesco, quando si incontrano realtà che si spendono al fianco di chi soffre o si battono per garantire un futuro a chi è in difficoltà. E’ il caso di “Porta del Cielo Onlus” e di “Valuable” che, domani sera, hanno organizzato un’iniziativa benefica per sostenere i progetti nei quali sono impegnati. Si tratta di una degustazione di prodotti di aziende che fanno capo a ”Italian Best Food” e che si terrà a Roma presso l’Elizabeth Unique Hotel.

Porta del Cielo Onlus, al fianco delle famiglie

“La nostra onlus, che ad oggi si occupa di 15-25 casi l’anno, è nata nel 2008 dopo un pellegrinaggio a Medjugorie – spiega Giovanni Luca Zenga, presidente dell’associazione – che ci ha segnato profondamente perché abbiamo trovato una presenza viva di Gesù soprattutto nelle persone più semplici”. La necessità era l’assistenza medica e di conseguenza l’organizzazione dei viaggi per l’Italia ma anche la sussistenza economica per le famiglie costrette a spostarsi. “Tutto è nato semplicemente e prima di tutto a favore dei bambini della Bosnia Erzegovina – aggiunge Zenga – poi è cresciuta la sinergia con il Gaslini di Genova e il Bambino Gesù di Roma. Noi diamo una mano per tutto quello che serve alle famiglie: il viaggio, l’alloggio ma forniamo anche un sostegno pastorale se richiesto”. “Il nostro obiettivo – spiega ancora il presidente di Porta del Cielo Onlus – è di conservare l’approccio personale che abbiamo con il malato e la sua famiglia. Per noi i pazienti sono una ricchezza, ci insegnano come affrontare la vita e come credere in Dio. Negli anni – conclude – ho notato che queste famiglie hanno prodotto tante conversioni nei vicini di letto, nei medici e anche negli infermieri”.

Ascolta l'intervista a Giovanni Luca Zenga

Emanuela e Rosaria: due cuori che lottano insieme

Mamma e figlia di Napoli, un sorriso sempre acceso nonostante le sofferenze, una gratitudine forte per “Porta del Cielo Onlus”. E’ la storia di Rosaria, madre di Emanuela che oggi ha 21 anni ed è affetta da una patologia metabolica che le ha bloccato la crescita. “Ho conosciuto questa associazione tramite una mia amica – spiega Rosaria – ma oggi per me è una famiglia che mi sostiene nei viaggi e psicologicamente soprattutto quando mia figlia fa i ricoveri al Bambino Gesù”. Rosaria trova la forza nella fede, nella preghiera costante e in Emanuela, il suo “angelo”, “che – spiega – è dolce e la sera prega sempre per chi sta peggio di lei, mai per sé”. Una donna piena di entusiasmo, fiduciosa nelle cure e nel futuro “perché – racconta - una mamma si strazia l’anima e il cuore quando ha un figlio malato ma proprio i figli ti danno la spinta per andare avanti”.

Ascolta l'intervista a Rosaria, mamma di Emanuela

Valuable, l’inclusione dei disabili nel mondo del lavoro

Alla serata di domani si illustrerà anche l’impegno di “Valuable”, un progetto europeo cofinanziato dalla Commissione Europea e promosso dall’Associazione Italiana Persone Down. Si tratta di un’iniziativa per l’inclusione del lavoro delle persone con disabilità intellettiva e che interessa, oltre all’Italia, Germania, Portogallo, Spagna, Ungheria e Turchia. “I settori della ristorazione e quello alberghiero - spiega la responsabile Paola Vulterini – sono un’opportunità per le persone con disabilità; le mansioni sono semplici, ripetitive. Offriamo anche un’app che fa da tutor alla persona che viene inserita a lavoro, invece di chiedere sempre, l’applicazione ricorda i compiti. Ci sono poi 14 video per sensibilizzare i colleghi di lavoro che accoglieranno questa persona; a volte si è troppo protettivi, a volte troppo poco. Poi c’è un e-learning per i manager e per lo staff per capire meglio cosa è l’inclusione e le varie disabilità. L’originalità che c’è in questo progetto è rappresentata da un marchio che viene dato alle aziende in base al livello di inclusione che offrono: un tirocinio, un’assunzione a tempo determinato o indeterminato”. Al momento sono 100 le persone coinvolte in questa iniziativa, molti i ragazzi che si spostano per svolgere all’estero uno stage in importanti strutture alberghiere. “L’albergo – spiega Vulterini – ci guadagna perché gli ospiti notano questa attenzione e sono spronati a ritornare per premiare l’impegno assunto”.

Ascolta l'intervista a Paola Vulterini

 

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22 maggio 2019, 11:08