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La vittoria alle presidenziali di Vladimir Zelensky La vittoria alle presidenziali di Vladimir Zelensky 

Ucraina: Volodymyr Zelensky è il nuovo Presidente

L’Ucraina volta pagina. Il ballottaggio delle presidenziali del giorno di Pasqua, hanno dato ragione all’attore comico Volodymyr Zelensky, che ha avuto la meglio sul capo dello Stato uscente Petro Poroshenko. La sua elezione alimenta le speranze degli ucraini, afflitti dalla crisi economica, e le domande sul futuro delle relazioni internazionali

Giordano Contu – Città del Vaticano

Dal 21 aprile Volodymyr Zelensky è il nuovo presidente della Repubblica Ucraina. La sua vittoria rappresenta, secondo molti analisti, la volontà di cambiamento di uno Stato tra i più poveri in Europa, alle prese con una grave crisi economica, con problemi di corruzione e con tensioni militari che dal 2014 affliggono la parte sud orientale del Paese. “Non possiamo immaginare che una guerra nella regione del Donbass finirà in breve o medio termine”, è la constatazione di Nona Mikhelidze, responsabile di ricerca Europa orientale e Eurasia presso l’Istituto Affari Internazionali. Per la Russia il voto a Kiev si trasforma in un “problema di politica interna”: il popolo russo rifletterà su come lo scenario ucraino si possa ripetere a Mosca. Se anche ciò non si verificasse, spiega la ricercatrice, “l’idea che non c’è alternativa a Putin sicuramente va ripensata”.

Ascolta l’intervista a Nona Mikhelidze

Su come è stata accolta in Ucraina la vittoria di Zelensky in relazione ai rapporti con Mosca, da Kiev il servizio per Radio Vaticana Italia di Giuseppe D'Amato

Una scelta, quella degli ucraini che potrebbe, secondo gli osservatori, causare sensibili miglioramenti nei rapporti con la Russia e dare una svolta al conflitto in corso tra i due Paesi. I complimenti a Volodymyr Zelensky sono per ora “prematuri”; “solo dalle azioni” si capirà se con la nuova presidenza a Kiev si potrà collaborare; i marinai ucraini arrestati per l’incidente di Kerch dovranno “prima essere giudicati da un tribunale” federale. Così il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. “Serve buon senso”, ha scritto il premier Medvedev. Zelensky ha la possibilità di migliorare la cooperazione bilaterale. “Ma sono necessari - ha aggiunto il primo ministro russo - onestà ed un approccio pragmatico e responsabile”. Ha poche speranze Konstanin Kosaciov, capo della Commissioni Esteri del Senato federale, che evidenzia come il tempo farà comprendere se Volodymyr Zelensky “passerà dalla retorica della campagna elettorale e diventerà un buon Presidente”.  Le autorità separatiste filo/russe all’Est hanno ignorato il ballottaggio. L’ex presidente Janukovich, fuggito in Russia dopo il 2014, ha avuto commenti poco lusinghieri verso le elezioni.

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23 aprile 2019, 07:22