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Patriarca di Bulgaria Neofit Patriarca di Bulgaria Neofit 

Il dolore del Patriarca bulgaro Neofit per l’incendio a Notre-Dame

In una nota il Primate della Chiesa ortodossa bulgara esprime vicinanza a tutta la Francia per il tragico incidente che ha quasi distrutto la cattedrale gotica parigina

Barbara Castelli – Città del Vaticano

La Francia ferita riceve l’abbraccio anche del Patriarca bulgaro Neofit. In una nota, il Primate ortodosso dichiara di avere “il cuore spezzato” per il “tragico incidente nella cattedrale di Parigi Notre”, avvolta dalle fiamme lo scorso 15 aprile. Si tratta, si legge, di “un duro colpo al patrimonio culturale mondiale mentre la cattedrale che è sopravvissuta alle vicissitudini del tempo e della storia, è stata seriamente danneggiata”.

“Mentre esprimiamo il nostro più profondo sostegno al popolo francese – prosegue nel testo il Primate, che il prossimo 5 maggio accoglierà Papa Francesco nel Palazzo del Santo Sinodo a Sofia – auguriamo che l’emblema del loro Paese sia ristrutturata presto e la Pasqua imminente e le celebrazioni pasquali non siano oscurate, al contrario, che “la Luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta” (Gv.1,5) risplenda nelle nostre anime”.

La ricostruzione del cuore gotico di Parigi

Il rettore di Notre-Dame, mons. Patrick Chauvet, intanto, ha proposto l’idea di costruire una “cattedrale provvisoria in legno” al fianco di quella sfigurata dall’incendio sull’Ile-de-la-Cité. Tra le pagine de L’Osservatore Romano, precisa che vorrebbe un “luogo bello, un po’ simbolico, attraente”, per accogliere fedeli e turisti, in modo che Notre-Dame resti “viva” durante i lavori di ricostruzione, stimati dal presidente francese, Emmanuel Macron, in almeno cinque anni. Gli inquirenti, intanto, secondo una fonte di polizia citata dall’Associated Press, ritengono ormai che il disastro sia stato probabilmente dovuto ad un cortocircuito elettrico.

Il grazie agli eroi di Parigi

Ieri è stato il giorno dell’omaggio ai Sapeurs-Pompiers di Parigi, che lunedì hanno spento le fiamme di Notre-Dame. In mattinata, 300 sono stati ricevuti all’Eliseo. “Siete stati esemplari davanti agli occhi del mondo intero”: ha dichiarato il capo di Stato. Nel pomeriggio, invece, c’è stata la commossa cerimonia sul piazzale antistante l’Hotel de Ville, il comune di Parigi, con centinaia di parigini e turisti venuti a celebrare gli eroi che hanno salvato la cattedrale. Il sindaco Anne Hidalgo ha annunciato l’intenzione di attribuire la cittadinanza onoraria ai Sapeurs-Pompiers, esprimendo “infinita gratitudine” per l’atto di “coraggio senza limiti”. “Al rischio di morire – ha detto – avete salvato una parte di noi stessi”.

Il punto sulla stabilità di “Nostra Signora”

Nella cattedrale di Notre-Dame colpita dal fuoco “restano tre punti principali di fragilità”: ha dichiarato il ministro della Cultura, Franck Riester, intervistato da BFM-TV, riferendosi, in particolare, al frontone triangolare del transetto nord. Difficile la situazione anche del frontone occidentale, che “è molto indebolito e pende”. Infine, il terzo punto problematico, l’angelo della torre campanaria sud. “Le pietre – ha spiegato il ministro – sono divenute totalmente friabili e ora c’è il rischio che crollino le chimere”.

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19 aprile 2019, 12:17