Giornata mondiale contro la malaria, una piaga da debellare

Oggi si celebra la Giornata mondiale contro la malaria. Nei giorni scorsi è stata avviata, in Malawi, una campagna di vaccinazione per proteggere centinaia di migliaia di bambini

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

La malaria, anche se prevenibile e curabile, è una delle malattie più mortali. Colpisce circa 219 milioni persone ogni anno, soprattutto in Africa. Viene trasmessa dalla puntura di una zanzara ed è endemica in vaste zone di Africa, Asia, America Latina e Centrale, Isole Caraibiche ed Oceania. Gli Stati più colpiti sono quelli dell’Africa sub-sahariana. Ogni anno, provoca la morte di oltre 435 mila persone, tra cui 250 mila bambini sotto i cinque anni.

“Zero malaria”

Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia, una delle principali emergenze sanitarie a livello planetario, si celebra il 25 aprile la Giornata internazionale contro la malaria, istituita nel 2007 dagli Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La campagna di quest’anno, “Zero malaria inizia con me”, persegue in particolare un obiettivo: fare in modo che la lotta contro questa malattia sia tra le priorità dell’agenda politica.

Al di sopra di qualsiasi interesse

Durante il viaggio apostolico in Kenya nel 2015, Francesco ha indicato alcune priorità legate a sfide prioritarie in ambito sanitario. Tra queste, “l’eliminazione della malaria e della tubercolosi, la cura delle cosiddette malattie ‘orfane’ e i settori trascurati della medicina tropicale”. Sono ambiti - ha affermato il Papa durante la visita all’ufficio dell’Onu a Nairobi - che “richiedono un’attenzione politica prioritaria, al di sopra di qualsiasi altro interesse commerciale o politico”.

Primo vaccino in Malawi

L’odierna Giornata è accompagnata, quest’anno, da una importante iniziativa: il lancio in uno dei Paesi più poveri del mondo, il Malawi, di una campagna di vaccinazione sperimentale. Nelle prossime settimane verrà avviata anche in Ghana e in Kenya. Si tratta di un progetto pilota, coordinato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il vaccino, che ha richiesto trent’anni di ricerca, svolge una speciale funzione: quella di “allenare” il sistema immunitario affinché sia in grado di attaccare il parassita della malaria.

Colpisce un grande numero di bambini

Andrea Atzori, responsabile relazioni internazionali Medici con l’Africa Cuamm, sottolinea che, nonostante i progressi compiuti nella diagnosi e nel trattamento, la malaria resta una piaga diffusa in particolare in Africa. Soprattutto preoccupa "il grande numero di bambini che vengono colpiti". Nel mondo "muore un bambino ogni tre minuti per cause legate alla malaria". Questa malattia, spiega Atzori, resta un problema molto legato ai bambini perché spesso manca una adeguata diffusione delle zanzariere. Il primo sintomo della malaria, la febbre, non viene inoltre collegato ad una problematica "per cui c'è un ritardo nel portare i bambini presso i centri sanitari". L'avvio della campagna sperimentale in Malawi, afferma infine Atzori, è una notizia da accogliere con entusiasmo. "Quello che ci sta più a cuore - conclude - è che ci sia poi la capacità di portare questo vaccino in tutte le comunità, comprese quelle più remote e isolate".

Ascolta l'intervista ad Andrea Atzori

Grande impatto socio-economico

Negli ultimi 15 anni la mortalità legata alla malaria si è ridotta dimezzandosi. Ma è la principale causa di morte nella popolazione al di sotto dei 5 anni. Sono 97 i Paesi che sono ancora interessati dalla trasmissione della malattia. In diversi Stati manca ancora un accesso ai servizi per la prevenzione e la cura. La malaria ha inoltre un grande impatto socio economiche nelle zone in cui è maggiormente diffusa. È quanto sottolinea il prof. Roberto Cauda, ordinario di malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, intervistato da Eliana Astorri di Radio Vaticana Italia. 

Ascolta l'intervista al prof. Roberto Cauda

Sintomi, diagnosi e cura

La malaria è una malattia infettiva causata da un protozoo, un microrganismo parassita del genere Plasmodium, che si trasmette all'uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles. La trasmissione può avvenire anche in seguito alla trasfusione di sangue o di globuli rossi provenienti da soggetti malarici. Nella maggior parte dei casi la malaria si presenta, dopo un periodo di incubazione, con febbre accompagnata da altri sintomi. Tra questi, brividi, mal di testa, mal di schiena, sudorazione profusa, dolori muscolari, nausea, vomito, diarrea e tosse. La malaria deve essere diagnosticata e curata rapidamente con farmaci antimalarici per ridurre mortalità e rischio di trasmissione. 

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25 aprile 2019, 08:00