Venezuela: la Chiesa solido punto di riferimento nella crisi

Un giovane religioso orionino racconta: qui il governo ancora ci rispetta. Da parrocchie, istituti religiosi ed associazioni laiche, aiuti concreti ad una popolazione stremata a cui manca tutto. Intanto i vescovi condannano l’arresto del capo di gabinetto di Juan Gaidò

Federico Piana – Città del Vaticano

A Barquisimeto, quarta città più popolosa del Venezuela, qualche giorno fa si è consumato un piccolo ‘miracolo’: nella congregazione orionina locale un giovane ha detto il suo sì definitivo a Dio con l’emissione dei voti perpetui. Visto da fuori, il fatto potrebbe essere annoverato tra le notizie di routine e di poco conto: assume, invece, i tratti della gioia e della speranza per una Nazione provata dalla crescente tensione politica, dalla quasi assenza di cibo e medicine, dal terrore della popolazione per i continui atti di repressione e violenze. Un uomo che decide di dedicarsi completamente a Dio sostenendo i suoi fratelli con amore ed armonia non può che essere una buona notizia, soprattutto in un contesto così.

Chiesa ancora rispettata, nonostante tutto

Rafael Duno ha 28 anni e dopo aver svolto il noviziato in Italia è tornato nella sua terra natale, ritrovando un Venezuela tristemente in ginocchio ma non perdendo la serenità e la voglia di rimboccarsi le maniche per cambiare la situazione. “La Chiesa venezuelana è ancora rispettata dal governo. Per ora non dobbiamo aspettarci nulla di preoccupante. Facciamo il nostro lavoro . E’ una chiesa in buona salute” racconta, per dimostrare al mondo intero che non tutto è perduto.

Parrocchie ed istituti religiosi, vero punto di riferimento

Del resto, le parrocchie, gli istituti religiosi, le associazioni laiche cristiane, hanno consolidato il loro ruolo di agenti operativi per la distribuzione di aiuti concreti. L’esempio riportato da Rafael Duno è lampante: “Tutta la chiesa venezuelana è mobilitata in questo senso. Noi , religiosi di Don Orione, stiamo aiutando tanto. Nella nostra parrocchia vengono soprattutto anziani, donne e bambini in cerca di cibo e di medicine: noi gli stiamo dando una mano come possiamo. Non è facile reperire tutto, ma non ci tiriamo indietro. Dalla provincia ci giungono beni di prima necessità e quello che abbiamo distribuiamo. Perché la gente continua a morire nell’indifferenza”.

Ascolta l'intervista a padre Rafael Duno

Vescovi contestano l’arresto del capo di gabinetto di Guaidò

Intanto, la Commissione Giustizia e pace della Conferenza episcopale venezuelana è intervenuta sull’arresto, da parte del governo , del capo di gabinetto di Juan Guaido , Roberto Marrero, “condannando fortemente le azioni delle forze governative in accordo con i principi del Vangelo, della Dottrina sociale della Chiesa e della costituzione venezuelana vigente”. Gli arresti e la violazione di domicilio subiti da Marrero, hanno fatto sapere i vescovi, hanno violato i diritti fondamentali della persona umana.
 

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23 marzo 2019, 11:53