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Venezuela, padre Sosa: la mia speranza è quella del popolo

Si arrivi alla democrazia attraverso vie democratiche. È questo l'auspicio espresso dal Preposito generale della Compagnia di Gesù, il venezuelano padre Arturo Sosa

Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano

Nuove risposte della comunità internazionale alla crisi in Venezuela: diciannove Paesi europei, tra cui Francia, Gran Bretagna, Spagna e Germania, hanno riconosciuto Jean Guaidó come presidente ad interim. L’Italia non ha ancora preso una decisione. Sul caso Venezuela si è pronunciato anche il Presidente italiano, Sergio Mattarella: “Non ci può essere incertezza né esitazione - ha sottolineato - nella scelta tra la volontà popolare e la richiesta di autentica democrazia da un lato e dall'altro la violenza della forza".

Il “Gruppo di Lima”: non sia impedita l’assistenza umanitaria

Nicolas Maduro ha intanto definito “disgustoso” il comunicato diffuso dal “Gruppo di Lima” (Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Panama, Paraguay e Perù), in cui si chiede ai militari venezuelani di appoggiare Jean Guaidó. Nel documento, il “Gruppo Lima” ha anche lanciato un appello alle forze armate venezuelane perché "non impediscano l'ingresso e il transito dell'assistenza umanitaria. Si chiede inoltre che venga garantita la libertà di stampa, l'incolumità di Guaidò e il respingimento delle misure restrittive che gli sono state imposte dal Tribunale Supremo di Giustizia.

Padre Sosa: si trovino modalità per negoziare e fare giustizia

Sulla crisi in Venezuela, si è soffermato anche il Preposito generale della Compagnia di Gesù, il venezuelano padre Arturo Sosa. Intervistato da Alessandro Guarasci di Radio Vaticana Italia, ha espresso l'auspicio che possa arpirsi un cammino per una società veramente democratica. È molto importante, ha aggiunto, che si arrivi a questo risultato attraverso vie democratiche. Ed è importante, ha spiegato padre Sosa, che si trovino il tempo e le modalità per negoziare e per fare giustizia. La giustizia, ha sottolineato, è parte della democrazia. La mia speranza, ha detto poi il Preposito, è quella del popolo venezuelano che ha lottato e continua a lottare civilmente per la democrazia. Padre Sosa ha affermato inoltre che, finora, la comunità internazionale ha dato un grande contributo. La pressione internazionale, ha osservato, è importantissima ma non può sostituire il popolo venezuelano. Padre Sosa ha auspicato infine che l'impegno dell'Unione Europea sia più costante per garantire il raggiungimento di un risultato democratico. (Ascolta l'intervista con padre Arturo Sosa)

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05 febbraio 2019, 13:44