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Venite adoremus. Migliaia di visitatori per un presepe di solidarietà

Nei pressi di Porta Asiniaria, a Roma, il presepe vivente della parrocchia di San Giulio. Il 6 gennaio grande festa per l’arrivo dei Magi. Previste visite per le scuole.

Davide Dionisi – Città del Vaticano

Oltre ventiseimila visitatori hanno invaso in questi giorni Porta Asiniaria, a Roma nei pressi di Porta San Giovanni,  per assistere al presepe vivente “Venite adoremus” realizzato dalla parrocchia di San Giulio. La straordinaria iniziativa è stata patrocinata dal Vicariato di Roma e da Roma Capitale.

“Non c’è luogo migliore per un presepe” ha detto il parroco padre Dario Frattini “perché siamo vicini alla statua di san Francesco, che fu il primo a realizzare un presepe vivente a Greccio. E poi proprio al poverello di Assisi il Crocifisso disse: Va’ e ripara la mia chiesa”.

L’obiettivo dell’iniziativa, infatti,  giunta alla sua seconda edizione, è quello di raccogliere fondi per riparare l'edificio di via Francesco Maidalchini, nel quartiere di Monteverde, in ricostruzione da maggio del 2016.

Coinvolti tanti amici della comunità che hanno offerto aiuto e materiale gratuitamente: dal gruppo storico di Piubega, nel mantovano, agli scenografi di Cinecittà Fratelli De Angelis, che hanno prestato anfore, colonne, fontane in cartongesso o polistirolo fino allo allo Zoo Grunwald che ha condotto gli animali.

In una magica atmosfera oltre 200 figuranti, tutti volontari, hanno inscenato la natività presentando nuovi quadri che hanno rivitalizzato le antiche mura aureliane.

Tra i visitatori, numerosi sono stati i bambini, rimasti affascinati dagli abiti dell’epoca e dagli antichi mestieri: dalle filatrici al falegname, dal fabbro al ramaio. Nella scenografia, non è mancato il palazzo di Re Erode, con le guardie armate di lance e scudi.

Per questo si è pensato di prolungare il calendario delle visite aprendo anche alle scuole. Il gran finale del presepe vivente è comunque previsto per il 13 gennaio. Il 6 l’arrivo dei Magi con il cammello e il concerto di un coro gospel. 

"Quella del presepe vivente  è un'esperienza bellissima" sottolinea Padre Fratttini "Le persone di oggi hanno bisogno di cose semplici, di armonia, di serenità, ed è quello che abbiamo voluto offrire. La risposta c'è stata, ed è stata altissima" rileva il parroco di San Giulio, aggiungendo che "Papa Francesco da sempre punta sulla Chiesa come popolo, e il popolo di Dio in questa esperienza è stato protagonista, un popolo che ci tiene a fare memoria di questo figlio che Dio ci ha donato"

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Presepe vivente a Porta Asiniaria
03 gennaio 2019, 11:35