Il mafioso si autoesclude dalla Chiesa: così mons. Lorefice a un incontro a Palermo

L’arcivescovo di Palermo è intervenuto insieme a don Luigi Ciotti, presidente nazionale di 'Libera contro le mafie', all’incontro: “Rompere il silenzio con parole nostre”, organizzato dall’Istituto Pedro Arrupe e dalla rivista dei gesuiti ‘Aggiornamenti Sociali’

Alessandra Zaffiro - Palermo

A pochi mesi dalla visita pastorale in Sicilia di Papa Francesco, in occasione del 25° dell’omicidio mafioso in odium fidei del Beato martire Giuseppe Puglisi, il tema dell’impegno della Chiesa e dei cristiani contro mafie e corruzioni è stato al centro della riflessione dell'incontro organizzato a Palermo, ricordando la recente lettera dei vescovi di Sicilia intitolata: “Convertitevi”, come il grido di Giovanni Paolo II dalla Valle dei Templi ad Agrigento nel 1993. “Al cuore del Vangelo c'è questa parola: convertitevi. Per tutti c'è possibilità di cambiamento di vita – ha detto mons. Corrado Lorefice - ma chi è mafioso deve sapere che si autoesclude dalla Chiesa non perché c'è una scomunica che gli viene dall'alto, ma perché non vive secondo quello che è l'appartenenza al Vangelo che ci chiede che la nostra vita sia al servizio della vita e non della morte”.

Mons. Lorefice: "Il Papa ha lasciato a Palermo una grande eredità" 

“Senza dubbio non può essere solo un momento celebrativo quello della presenza di Papa Francesco - ha affermato l'arcivescovo - anche per quella che è l'eredità a lunga gittata che ci ha lasciato, intanto con il segno che ha posto così preciso, così nitido. Abbiamo un’eredità nei suoi tre discorsi che ci faranno fare realmente strada nei prossimi anni, sono una grande, una grande ricchezza”.

Pino Puglisi, un martire della fede e della giustizia

“Se Pino Puglisi è un martire della fede è senza dubbio anche un martire della giustizia - ha proseguito mons. Lorefice -  e penso che sia oggi più che mai un messaggio così nitido, bello, che può arrivare anche alla nostra Chiesa in questo nostro tempo: che abiti nel mondo, nella città degli uomini, con lo stile di Pino Puglisi”.

Ascolta mons. Lorefice

Purpura: “La Chiesa ha una funzione sociale importante”

“Una riflessione profonda che ci tocca individualmente come persone, come cittadini e come cristiani – ha detto la direttrice dell’Istituto di formazione politica Pedro Arrupe, Nicoletta Purpura - ma ci tocca anche come comunità ecclesiale, come Chiesa. La Chiesa ha una funzione sociale importante in questo; di fatto, purtroppo, la mafia non è un emergenza perché è diventata, ahimè, qualcosa di costante che permea un po’ le nostre vite che, come ha detto Papa Giovanni Paolo II, non si nasconde soltanto nelle famiglie dei mafiosi, ma anche nei cittadini comuni che si voltano dall'altra parte, tacendo laddove invece occorrerebbe denunciare”.

Ascolta Nicoletta Purpura

Don Ciotti: “Bisogna darsi da fare per un vero cambiamento”

Appassionato l'intervento di don Luigi Ciotti: “Il nostro compito è anche di darci da fare perché ci possa essere un cambiamento limpido trasparente, chiaro, mai furbo, mai strumentale, mentre a volte rischia di trovare dei personaggi che si camuffano dietro tutto questo. Il nostro compito è andare incontro a tutti nella chiarezza, nella fermezza e Papa Francesco questo lo sottolinea con forza”. 

Ci sono ancora falle ma il contesto è cambiato

“Ci sono ancora delle falle - ha sottolineato don Ciotti - ci sono ancora delle contraddizioni ma è profondamente cambiato il contesto e poi devo dire che Giovanni Paolo II, lo stesso Benedetto XVI e Papa Francesco non l’hanno mandato a dire, anche per scuotere le varie comunità ad assumersi di più la loro parte di responsabilità e quindi questa è una Chiesa che vuole esserci, che vuole fare la propria parte, però questo impegno deve essere di tutti”.

Ascolta don Ciotti

La presenza dei giovani

Alcuni studenti dell’Istituto Gonzaga–Centro Educativo Ignaziano, diretto da padre Vitangelo Carlo Maria Denora, hanno animato il dibattito nel corso dell’incontro moderato da Giuseppe Notarstefano, durante il quale la redazione palermitana di “Aggiornamenti sociali” ha presentato gli articoli a firma di Vincenzo Ceruso e Rocco Gumina pubblicati sulla rivista dei gesuiti e dedicati alla figura del Beato Pino Puglisi e alla resistenza cristiana alla mafia.

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19 gennaio 2019, 11:06