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Nord Est della Nigeria ancora emergenza

Emergenza senza fine nel Nord Est della Nigeria. In nove anni di conflitto, due milioni di persone sono fuggite dalle loro case. Medici Senza Frontiera: "le persone non ricevono gli aiuti di cui hanno bisogno”

Emanuela Campanile - Città del Vaticano

Con un comunicato stampa, Medici senza Frontiere (MSF) denuncia l'aggravarsi della crisi nel Nord Est della Nigeria e le carenze di aiuti umanitari per migliaia di sfollati in fuga dall'inasprimento di un conflitto lungo nove anni. Se nelle zone dilaniate dalla guerra è quasi impossibile trovare cibo e acqua, nei campi profughi la situazione non sembra essere migliore.

“L’assistenza umanitaria è insufficiente e non copre tutti i bisogni delle persone”

Le condizioni di vita nei campi sfollati hanno provocato tali e gravi emergenze sanitarie, da aver portato MSF ad aumentare le proprie attività in diversi centri e soprattutto nella città di Maiduguri dove, "nell'arco di un paio di settimane", ha fatto sapere l'Associazione, hanno cercato riparo "più di 8.000 persone".

“Distribuire aiuti nel Nord Est della Nigeria è una vera e propria sfida a causa dell’insicurezza e dell’inaccessibilità di molte aree per le organizzazioni umanitarie. Le operazioni militari sono in corso in molte parti dello Stato del Borno e gli attacchi avvengono regolarmente sulle strade di collegamento tra le città, così come nei centri abitati”

Con un video realizzato a Pulka, nei campi allestiti nel 2016 per gli sfollati, MSF dà testimonianza di come migliaia di persone siano costrette a vivere senza sussistenza, attendano una destinazione definitiva per riprendere a vivere in modo dignitoso, e delle difficoltà che anche la popolazione locale si trova ad affrontare.

La vita nei campi allestiti a Pulka, Nigeria

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13 gennaio 2019, 14:14