Cerca

Migranti: in 51 su barca incagliata, salvati da cittadini Migranti: in 51 su barca incagliata, salvati da cittadini 

Migranti. Arcivescovo di Crotone: è l'ora dei cristiani

Cinquantuno i migranti di etnia curda occorsi nei giorni scorsi in Calabria da alcuni cittadini lunga la costa del crotonese. Sulle iniziative di solidarietà della Chiesa, l'intervista a mons. Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone - Santa Severina

Fabio Colagrande - Città del Vaticano

Cinquantuno migranti di etnia curda sono stati soccorsi nei giorni scorsi in Calabria da alcuni cittadini lunga la costa del crotonese, nel comune di Melissa. Le urla dei naufraghi, a bordo di una barca a vela incagliata a pochi metri dalla spiaggia, hanno svegliato alcuni residenti nella zona che – con l’aiuto del sindaco e delle forze dell’ordine – si sono subito dati da fare per trarli in salvo. I migranti sono stati trasferiti nel Centro di accoglienza di Sant’Anna, mentre due presunti scafisti sono stati arrestati. Intanto, anche nella diocesi di Crotone, così come nella Locride, si moltiplicano le iniziative di solidarietà ecclesiali per soccorrere i migranti restati senza un tetto in conseguenza della chiusura dei centri di accoglienza, Sprar e Cara, in applicazione del Decreto sicurezza.

Vescovo di Crotone: vedo lacrime in occhi guardia costiera

Testimone dell’importanza di questa preziosa opera di supplenza della Chiesa è mons. Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone - Santa Severina. "La popolazione avverte la drammaticità del momento", spiega ai microfoni di Radio Vaticana Italia. "Questa è davvero l'ora dei cristiani: godo nel vedere che si fa avanti la convinzione che i beni vanno condivisi". "C’è un fatto nuovo", rileva ancora: "la consapevolezza, sempre più grande, che il fenomeno migratorio è molto complesso e che non può essere affrontato in modo settoriale". "Ognuno è chiamato a dare il suo contributo per arrivare ad una soluzione più armonica". Mons. Graziani si sofferma su alcune inizitive di solidarietà e racconta che "la guardia costiera ha gli occhi pieni di lacrime perché "sente che il suo principale compito è quello di salvare le vite". (Ascolta l'intervista a mons. Graziani)

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

12 gennaio 2019, 13:36