Al via la chiusura del Centro rifugiati di Castelnuovo di Porto
Alessandro Guarasci e Amedeo Lomonaco
Nel 2016 Papa Francesco si era recato nel Centro accoglienza per migranti a Castelnuovo di Porto per la cerimonia della lavanda dei piedi. Ora questa struttura, il secondo centro rifugiati più grande d’Italia, chiude i battenti. Oggi sono iniziate le procedure di sgombero del Centro, gestito dal 2014 dalla cooperativa Auxilium. I rifugiati, oltre 300, saranno trasferiti in varie regioni italiane.
Pesanti conseguenze anche occupazionali
“In un sol colpo – si legge nel comunicato stampa del comune di Castelnuovo di Porto – saranno spazzati via non solo anni di impegno e buon lavoro per un’accoglienza fatta di progetti educativi, inserimento scolastico, corsi ricreativi, iscrizioni alle associazioni sportive del territorio, collaborazioni volontarie e lavori socialmente utili, ma andranno persi anche 107 posti di lavoro dei dipendenti del gestore del Centro”.
Dal 2014 accolte 8 mila persone
A Vatican News, Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium, sottolinea che dal 2014 ad oggi sono state accolte circa 8 mila persone alle quali sono stati assicurati percorsi di integrazione grazie al lavoro di molteplici figure professionali, tra cui medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, insegnanti e interpreti. (Ascolta l’intervista con Angelo Chiorazzo)
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