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Brexit: tour europeo della May per salvare l’intesa

Dopo il rinvio del voto al Parlamento britannico sull’accordo per Brexit, la premier Theresa May inizia oggi un 'tour diplomatico' nel tentativo di salvare l'intesa. Il presidente della Commissione Ue Junker ribadisce: “E’ l’unico accordo possibile, non lo riapriremo”

Elvira Ragosta - Città del Vaticano

Theresa May prova a riaprire il negoziato con l'Europa, ridefinendo le condizioni per l'attuazione del backstop sul confine irlandese. Oggi incontri bilaterali all’Aja con il premier olandese Mark Rutte e a Berlino con la cancelliera tedesca Angela Merkel Bruxelles. May andrà poi a Bruxelles per colloqui con il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e in serata con quello della Commissione, Jean-Claude Juncker.

Per la Commissione resta l’unico accordo possibile

“Tutti devono sapere che non riapriremo l'accordo di ritiro del Regno Unito dall'Ue ". Il presidente della Commissione Juncker torna a ribadire, nella sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, la posizione dell'Ue di fronte agli sviluppi della politica britannica e ricorda ancora una volta che quello raggiunto lo scorso 25 novembre è il miglior accordo possibile e l'unico possibile.

Il nodo del confine nordirlandese

Pur escludendo margini di rinegoziazione, Junker lascia aperta la strada a delucidazioni: "Abbiamo una comune determinazione a non utilizzare il backstop", la soluzione per evitare il risorgere di un confine fisico tra Irlanda e Irlanda del Nord che molti britannici, a partire dagli unionisti nordirlandesi, vedono come il fumo negli occhi, "ma dobbiamo prepararlo" comunque, perché "è necessario per Dublino. L'Irlanda - promette infine Juncker - non sarà mai lasciata sola".

Per una volta l'Ue è unita nel sostenere che l'accordo non potrà essere rinegoziato

“E’ una situazione complessa e bisogna vedere come evolverà nei prossimi giorni - commenta Giuliana Laschi, docente di Integrazione europea all’Università di Bologna- per una volta, però, l’Unione europea sembra veramente unita nel sostenere che l’accordo non potrà essere rinegoziato. Molta energia è stata spesa per raggiungerlo- aggiunge- e l’Unione è assolutamente ferma: o cambia la Gran Bretagna o la situazione è bloccata”.

Ascolta l'intervista a Giuliana Laschi

 

 

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11 dicembre 2018, 12:26