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Ragazza rapita in Kenya: arrestate 14 persone

Dopo il rapimento della cooperante italiana Silvia Costanza Romano vicino a Malindi, la polizia keniota ha fermato quattordici persone, salvandole dal linciaggio. La famiglia della giovane ai media: non contattateci più

Giordano Contu - Città del Vaticano

Il rapimento della volontaria italiana in un villaggio vicino a Malindi, desta preoccupazione in Italia. La polizia keniota mercoledì notte ha arrestato 14 persone. Secondo i media locali la folla ha tentato anche di linciare alcuni di loro. Silvia Costanza Romano, 23 anni, si trovava in Africa per cooperare ad un progetto con l’associazione Africa Milele Onlus che ha sede nel pesarese.

Ogni volontario cerca di dare dignità e speranza

“Silvia è una persona spettacolare”, dice Daniele Ciarrapica, responsabile della onlus Orphans’s dream che opera a Mombasa, sempre in Kenia. “Lei è andata in un villaggio in mezzo al niente: non c’è elettricità; si sentiva veramente l’Africa pura. Non tutti sarebbero capaci di fare quello che ha fatto lei.” Ciarrapica stempera ogni polemica sul fatto che il volontariato può essere fatto in Italia. “Chi punta il dito, ignora la vicenda”. Il lavoro del cooperante “può essere sia materiale sia emotivo”. Silvia Romano si occupava di stare a contatto con i bambini, li faceva giocare, insegnava l’igiene e l’educazione. Ogni volontario cerca di dare “dignità e speranza a questa vita”. (Ascolta l’intervista a Daniele Ciarrapica)

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22 novembre 2018, 14:28