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Insieme per Asia Bibi. A Roma sit in di solidarietà

Oggi, in piazza del Campidoglio, CitizenGo Italia ha animato una manifestazione di solidarietà ad Asia Bibi e di incoraggiamento alle diplomazie che lavorano per trasferire in un Paese sicuro la donna cristiana e la sua famiglia

Marco Guerra – Città del Vaticano

Tenera alta l’attenzione nell’opinione pubblica internazionale e sostenere la diplomazia che sta lavorando per consentire il trasferimento di Asia Bibi, della sua famiglia e del suo avvocato dal Pakistan verso un Paese che possa garantire loro sicurezza e accoglienza di poter ricominciare a vivere.

Il sit in piazza del Campidoglio

Questo lo scopo che ha animato il sit-in che si è tenuto oggi a Roma in piazza del Campidoglio dalle ore 14 alle 15. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione CitizenGO Italia ed ha visto la patrecipazione di centinaia di persone, tra cui diversi esponenti delle politica locale e nazionale italiana.

Asia Bibi in attesa del giudizio di revisione

Resta, infatti, in attesa del giudizio di revisione della sentenza la donna e madre cristiana, arrestata in Pakistan nel 2009 con un’accusa infondata di blasfemia,  condannata a morte e infine assolta dalla Corte suprema lo scorso 31 ottobre.

Sostegno a chi lavora per la liberazione della donna

“Chiediamo che la comunità internazionale faccia pressione sul governo pakistano affinché faccia partire Asia Bibi, ma non chiediamo che nessun Paese in particolare si faccia carico dell’accoglienza, perché sappiamo che ci sono trattative in corso ed è bene lasciare lavorare la diplomazia”, ha spiegato il direttore di CitizenGO Italia, Filippo Savarese.

“Ieri si è aggiunto il Canada tra i governi che hanno offerto la loro disponibilità, ce ne sono molti altri – ha aggiunto Savarese - l’importante è tenere alta l’attenzione e far sentire il sostegno a tutti coloro che si stanno spendendo per la liberazione di Asia Bibi, per questo vogliamo anche ringraziare pubblicamente la Fondazione  pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre”.

Manifestazioni in altre città

Nel corso di questa settimana CitizenGo insieme ad altre realtà della società civile ha organizzato analoghe manifestazioni in circa 10 città del mondo tra cui Washington, Londra, Budapest, San Paolo del Brasile e Parigi. La fondazione è inoltre una delle realtà che ha contribuito alla spese legali affrontate da Asia Bibi.  

La foto sul Palazzo Senatorio

L’iniziativa di oggi al Campidoglio si è aperta con un segno della croce e a tutti i partecipanti sono state offerte delle magliette nere con la lettera “n” in arabo, quella che i miliziani dell’Isis erano soliti segnare sulle case dei cristiani. Gli aderenti alla manifestazione  hanno inoltre chiesto al sindaco di Roma, Virginia Raggi, di esporre la foto di Asia Bibi sul Palazzo Senatorio come segno di solidarietà nei confronti di tutti i cristiani e di tutte le minoranze religiose perseguitate.

Nel corso del sit in è stata formulata anche una riflessione sull’Europa, che può ancora assumere il ruolo di capo fila della difesa della libertà religiosa, tassello fondamentale per uno forma di democrazia compiuta.

In Germania lettera alla Merkel

Intanto sul fronte diplomatico anche la Germania, tramite una portavoce del ministero degli Esteri, ha confermato la sua disponibilità ad accogliere Asia Bibi e la sua famiglia, come hanno già fatto altri Paesi europei. La Fondazione Missio Germania nelle scorse settimane aveva ideato l’iniziativa di una lettera aperta alla cancelliera Merkel per la liberazione di Asia Bibi, che poteva essere sottoscritta da tutti i cittadini tedeschi interessati. La donna è poi stata liberata prima dell’invio della lettera ma resta la consapevolezza della  necessità di continuare ad agire nel governo e nella popolazione tedesca. Dal canto suo Missio ha espresso soddisfazione per questi sviluppi, ma dichiara anche che Asia Bibi probabilmente dovrà restare nascosta per via delle minacce contro la sua persona.

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13 novembre 2018, 13:18