Manifestazioni di protesta a Kiev Manifestazioni di protesta a Kiev 

Cresce la tensione tra Russia e Ucraina

Nervosismo tra Russia e Ucraina dopo lo scontro navale di ieri nello stretto di Kerch, tra il Mar di Azov e il Mar Nero. Kiev accusa le navi da guerra russe di aver fatto fuoco su due imbarcazioni della propria Marina, ma Mosca ribatte: “hanno violato le nostre acque” e conferma il sequestro di tre navi ucraine

Elvira Ragosta – Città del Vaticano

E' importante stabilire se ci sia stata una violazione delle norme di navigazione da parte delle imbarcazioni ucraine o russe: "se non si ha la certezza su questi dati, il giudizio rimane in sospeso". Con queste parole Aldo Ferrari, analista dell’Ispi e docente all’Università Ca’ Foscari, commenta ai microfoni di Radio Vaticana Italia il crescente nervosismo tra Kiev e Mosca. "Quello che però evidentemente c’è - aggiunge - è lo stato di tensione tra i due Paesi che non tende a diminuire; anzi, con l’approssimarsi delle presidenziali di marzo in Ucraina, è probabile che si potranno avere altri segnali di manifestazioni come quelli di queste ore”. (Ascolta l'intervista ad Aldo Ferrari sulla tensione tra Russia e Ucraina).

Montano le proteste in Ucraina

L’episodio ha scatenato proteste davanti a sedi diplomatiche russe in Ucraina: gruppi di estremisti, secondo quanto riportato dalla Tass, hanno attaccato la sede consolare di Kharkov, contro la quale sono stati lanciati razzi di segnalazione e uova. Incidenti anche davanti all'ambasciata russa a Kiev e al consolato generale a Lvov. La Russia, intanto, ha convocato l'incaricato d'affari ucraino ad interim presso il ministero degli Esteri. "Chiediamo a Kiev di garantire immediatamente la sicurezza della nostra missione diplomatica - fa sapere la portavoce del ministero, Maria Zakharova, citata da Interfax - per evitare gravi conseguenze". Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha espresso oggi al presidente ucraino, Petro Poroshenko, "pieno sostegno" alla difesa dell'integrità e della sovranità territoriale del Paese, anche per quanto riguarda "il diritto di navigazione nelle sue acque territoriali". Un'azione "non provocata e folle". Così il presidente ucraino Poroshenko ha descritto lo scontro avvenuto tra imbarcazioni militari ucraine e russe, con il ferimento di alcuni marinai ucraini e il sequestro da parte russa delle tre navi di Kiev, che secondo Mosca non avevano comunicato l'intenzione di raggiungere il mare di Azov e attraversare lo Stretto di Kerch che Mosca controlla. Il governo di Kiev si è riunito d'urgenza per chiedere al Parlamento di dichiarare la legge marziale. Per oggi pomeriggio, inoltre, è stata convocata una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu.

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26 novembre 2018, 13:48