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100 anni fa, la fine della I Guerra Mondiale

Veniva firmato il 3 novembre del 1918 a Villa Giusti l'armistizio che pose fine allo stato di guerra fra l’Italia e l’Impero Austro-ungarico, fiaccando la volontà dell'Impero Germanico che ancora voleva opporsi alle Potenze d'Intesa. Dopo 17 milioni di morti, si concludeva uno dei più sanguinosi conflitti del XX secolo

Emanuela Campanile - Città del Vaticano

Si svolse a Villa Giusti, nel Padovano, la lunga e complicata trattativa fra la Commissione d’armistizio italiana e quella austro-ungarica per porre fine al primo conflitto mondiale, iniziato per l'Italia il 24 maggio 1915, dieci mesi dopo l'inizio della guerra. Il braccio di ferro tra i generali Viktor Weber von Webenau e Pietro Badoglio, sottocapo di Stato Maggiore, durò due giorni interi, dall' 1 al 2 novembre e senza che si raggiungesse alcun accordo.

“Io sono qui venuto per discutere lealmente da soldato fra soldati, non per sottilizzare su ripieghi e cavilli! Poiché così è, considero come nulli e non avvenuti gli accordi conclusi. La battaglia continua”, e ordinò: “Si revochi immediatamente l’ordine di sospensione delle ostilità - Generale Badoglio”

Poi, il 3 mattina, davanti alla durissima reazione del generale italiano che intimò di revocare immediatamente l’ordine di sospensione delle ostilità - stabilito da ambo le parti in occasione dell'incontro - Weber assunse personalmente l’iniziativa, e per risparmiare altri morti e sofferenze, alle 15:20 firmò l’armistizio così come era stato proposto da Badoglio.

“[ In sì angoscioso stato di cose, dinanzi a così grave minaccia, Noi, non per mire politiche particolari, né per soggerimento od interesse di alcuna delle parti belligeranti, ma mossi unicamente dalla coscienza del supremo dovere di Padre comune dei fedeli, dal sospiro dei figli che invocano l’opera Nostra e la Nostra parola pacificatrice, dalla voce stessa dell’umanità e della ragione, alziamo nuovamente il grido di pace, e rinnoviamo un caldo appello a chi tiene in mano le sorti delle Nazioni - Papa Benedetto XV]”

Si chiudeva finalmente uno dei più sanguinosi capitoli del XX secolo, quello della Grande Guerra o, come la definì profeticamente Papa Benedetto XV nella Lettera Ai Capi dei Popoli Belligeranti, dell’inutile strage

“Siamo animati dalla cara e soave speranza (...) e di giungere così quanto prima alla cessazione di questa lotta tremenda, la quale, ogni giorno più, apparisce inutile strage - Papa Benedetto XV”

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03 novembre 2018, 16:02