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Moige: il 70% dei genitori teme che il figlio adolescente si droghi

Una campagna di sensibilizzazione nelle scuole per far comprendere ai giovani i pericoli derivanti dall’uso di droghe e dall’abuso di alcol. E’ il progetto-pilota “Mano al volante, occhio alla vita” lanciato oggi dal Moige - Movimento Italiano Genitori

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

C’è un dato allarmante che l’indagine, commissionata dal Moige - Movimento Italiano Genitori, ha rivelato. Il 70% dei genitori italiani con figli adolescenti ha paura che il proprio figlio faccia uso di stupefacenti o che sia coinvolto in incidenti stradali. Il 91% dei genitori considera importante il ruolo della scuola nella prevenzione mentre sono bocciati i negozi dedicati alla vendita di cannabis legale che potrebbero, secondo la ricerca, incrementare l’uso di droghe.

Oltre 600 morti sulla strada

“E’ una strage silenziosa che non può essere taciuta”: così il direttore generale del Moige - Movimento Italiano Genitori, Antonio Affinita, (Ascolta l'intervista) riferendosi ai 600 ragazzi sotto i 30 anni di età che ogni anno perdono la vita sulle strade. “E’ il numero di vittime di due terremoti di Amatrice – afferma – e per questo dobbiamo proteggere i nostri figli. In un Paese come l’Italia dove c’è un alto tasso di denatalità, dobbiamo considerare pure gli 80mila giovani che in seguito agli incidenti riportano danni anche permanenti. Questo numero è quello degli abitanti di una grande città di provincia”.

L’allarme sui cannabis shop

Riportando i dati sulla paura dei genitori riguardo ai figli adolescenti che potrebbero cadere nella rete della droga, il Moige punta il dito sull’apertura di negozi dedicati alla vendita di cannabis legale. Secondo 6 intervistati su 10 questo potrebbe contribuire a favorire la propensione dei giovani a fare utilizzo di sostanze stupefacenti. “Questi shop – afferma Affinita – creano un’idea di consenso intorno al tema della droga che è pericolosissimo”. Il direttore fa appello alla star della musica perché ci sia più impegno. “Sulla droga – dice – non ci devono essere mezzi termini e mezze misure”. Secondo l’indagine Moige, una cattiva dinamica di gruppo è la molla per far avvicinare i giovani alle droghe e all’alcol; a pesare anche la noia e la volontà di trasgredire.

“Mano al volante, occhio alla vita”

Proprio per far crescere la consapevolezza nei giovani che la droga non va usata e che non si deve guidare sotto effetto di stupefacenti, il Moige insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Dipartimento per le politiche antidroga ha lanciato un progetto-pilota nelle scuole secondarie di secondo grado. Saranno coinvolti 40 istituti di 10 regioni diverse, diecimila ragazzi e ventimila tra genitori e docenti. Attraverso kit didattici, concorso video, materiale informativo e strumenti digitali sarà promossa una maggiore consapevolezza sul tema dell’educazione stradale e sui rischi derivanti dall’uso di alcol e droga.

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30 ottobre 2018, 19:56