Migranti in Italia Migranti in Italia 

Italia. Dossier immigrazione: stabile la presenza degli stranieri

Presentato oggi, in contemporanea in tutte le regioni italiane, il Dossier statistico sull’immigrazione 2018, redatto dal Centro studi e ricerche Idos insieme a Confronti. Gli stranieri si sono attestati intorno ai 5 milioni e dal 2013 incidono per circa l’8% della popolazione

Elvira Ragosta - Città del Vaticano

Nel 2017 il numero degli italiani residenti all’estero, oltre 5.114.000 secondo l’Aire, risulta analogo a quello degli stranieri residenti in Italia (5.144.000). Sono state 147mila le acquisizioni di cittadinanza italiana nel 2017 da parte di cittadini stranieri residenti in Italia senza le quali la diminuzione annua della popolazione italiana sarebbe stata di 350.000 unità. Mentre gli italiani all’estero sono aumentati di 141mila unità, ovvero del 2,9%, in un anno, quelli in Italia sono diminuiti di 203.000 nello stesso periodo. Per Luca di Sciullo, presidente del Centro Studi e ricerche Idos, il dato che colpisce di più nel Dossier 2018 è che gli stranieri in Italia da quattro anni a questa parte si sono attestati intorno ai 5 milioni e dal 2013 incidono per circa l’8%, “Per cui - aggiunge Di Sciullo- la paventata invasione di cui si parla da anni non c’è, tenuto anche conto nel 2018 gli sbarchi sono crollati del 90%”.

La presenza dei cittadini stranieri in Europa

In base agli ultimi dati Eurostat al 1° gennaio 2017, nell’area dell’Unione europea i cittadini stranieri sono 38,6 milioni (di cui 21,6 non comunitari) e incidono per il 7,5% sulla popolazione complessiva, per questo, si legge nel Dossier, l’Italia non è né il Paese con il numero più alto di immigrati né quello che ospita più rifugiati e richiedenti asilo.

In aumento gli italiani che si trasferiscono all’estero

Tra le caratteristiche della popolazione immigrata si nota da un lato il fatto che in Italia il numero dei nati da genitori entrambi stranieri diminuisce di anno in anno dal 2013 e dall’altro che aumenta il numero di persone, sia italiane che straniere, che lasciano l’Italia per trasferirsi all’estero.

La provenienza degli stranieri in Italia

Gli immigrati che risiedono in Italia provengono da quasi 200 diversi Paesi del mondo. Per la metà (2,6 milioni) sono cittadini di un Paese europeo, mentre un quinto (1 milione) viene dall’Africa e una quota solo di poco inferiore dall’Asia. Gli americani sono circa 370.000 (7,2%), per lo più cittadini latino-americani (6,9%). I romeni costituiscono la collettività di gran lunga più numerosa, pari al 23,1% di tutti i residenti stranieri, seguiti da albanesi, marocchini, cinesi e ucraini. Queste prime 5 collettività coprono la metà dell’intera presenza straniera in Italia. Con l’83,1% di tutti i residenti stranieri, il Centro-Nord continua ad essere l’area che ne catalizza la quota di gran lunga più consistente, con il Nord Ovest che ne detiene la percentuale più elevata (33,6%). In particolare la regione che conta la presenza più numerosa è la Lombardia.

In Italia ancora basso il tasso di natalità

Per quanto riguarda poi gli italiani oltreconfine, aumenta, rispetto al 2016, il numero di quelli di seconda e terza generazione. “Un dato preoccupante - commenta il presidente Di Sciullo - perché in Italia abbiamo una natalità molto bassa da diversi anni. Oltre un quarto degli italiani è ultrasessantacinquenne, il tasso di natalità autoctono non assicura il ricambio generazionale e questa tendenza è sempre più diffusa anche tra gli stranieri”.

Ascolta l'intervista a Luca di Sciullo


 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

25 ottobre 2018, 12:21