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L'incontro interreligioso di Bologna "Ponti di pace" L'incontro interreligioso di Bologna "Ponti di pace" 

Da Bologna appello alle religioni: siano ponti di pace

A Bologna si è conclusa ieri sera, con la lettura e la firma da parte dei leader religiosi dell’Appello di pace, la 32ma edizione degli incontri tra le religioni mondiali organizzati dalla Comunità di Sant’Egidio. Trecento i partecipanti che si sono alternati in 34 panel, con la partecipazione di migliaia di giovani e adulti

Francesca Sabatinelli - Bologna

Un minuto di silenzio per ricordare le vittime delle guerre e delle ingiustizie, chi muore in mare e chi sotto i bombardamenti. Così, in piedi a capo chino, sul palco allestito a Piazza Maggiore, con San Petronio alle spalle, i leader religiosi hanno reso omaggio a chi soccombe per ricercare la pace. A Bologna si è chiuso il 32mo appuntamento organizzato dalla comunità di Sant’Egidio che ha raccolto l’eredità di Assisi, di quel lontano 1986 che vide i capi delle fedi mondiali pregare insieme per la pace chiamati da Giovanni Paolo II. Anche questa volta uomini e donne di fede hanno denunciato diseguaglianze, ingiustizie e nuove guerre; hanno ribadito la responsabilità delle religioni di ricreare la pace liberando i popoli dalla paura, e si sono impegnati a rimuovere le cause che generano confitti, prima fra tutte: nazionalismo, fondamentalismo, individualismo.

Le religioni costruiscano l’unificazione spirituale

“La guerra nel nome della religione è sempre la guerra alla religione” – è scritto nell’Appello di pace firmato da tutti i presenti – è “sempre un’inutile strage” ed è “contro l’uomo”. Per questo occorre “lavorare all’unificazione spirituale che finora è mancata alla globalizzazione”, senza lasciarsi “utilizzare” e senza “restare chiusi nei propri recinti”.

Le religioni ponti di pace, la testimonianza dalla Cina

Le religioni sono ponti di pace: testimonianza diretta ne è stata quella del vescovo cattolico cinese di Haimen, mons Joseph Shen Bin che, ricordando la firma il 22 settembre scorso dell’accordo provvisorio tra Cina e Santa sede, ha parlato di “un ponte di pace che ha abbattuto un muro durato quasi settanta anni”, grazie al quale due vescovi cinesi, per la prima volta quest’anno, hanno preso parte ad un Sinodo. “Segni positivi”, li ha definiti il vescovo, assumendo l’impegno, come chiesa cinese, di “percorrere con maggiore determinazione il cammino della riconciliazione e della pace”.

La pace è sempre possibile, va cercata senza paura

L’incontro di Bologna, ha spiegato il presidente di Sant’Egido Marco Impagliazzo, rafforza “la convinzione che il dialogo è la cifra intima di tanti mondi religiosi”, “è il cuore della pace”, e la pace è sempre possibile, ma “bisogna cercarla senza paura”.

Costruire ponti richiede “pazienza, tempo, capacità, sistema, coraggio, tanto amore” , avverte l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, che ricaccia facili insinuazioni perché “la pace non è affare per ingenui, E’ ingenuo l’ottimismo di chi non vuole vedere”.

Ciò che è importante è che gli uomini imparino a conoscersi, che sperimentino “l’arte pratica del vivere insieme”, è stata la richiesta della figlia di Martin Luther King, Bernice, pastore battista come suo padre, in un intervento appassionato e applauditissimo. “Bisogna dialogare per capirsi l’un l’altro, in un mondo pieno di violenza, razzismo, paura e guerre. E più si crede, più si è aperti all’altro”.

“Tutti i religiosi che sono convenuti qui a Bologna hanno deciso assieme di aprire il cantiere di una nuova globalizzazione che finora aveva messo assieme economia, viaggi, popoli – spiega Augusto D’Angelo della Comunità di Sant’Egidio – ma non la spinta spirituale”. Altro aspetto emerso in maniera forte, secondo D’Angelo, è quello della cura dell’ambiente, “perché salvare la terra con una nuova cultura è il mezzo per salvare il nostro futuro non ci sarà futuro per nessuno se l’ambiente continua ad essere degradato.

Ascolta l'intervista a Augusto D'Angelo

 

Prossimo incontro a Madrid

Il prossimo appuntamento, quello del 2019, lo ha annunciato il cardinale arcivescovo della città ospitante, Carlos Osoro Sierra: lo spirito di Assisi andrà a Madrid.

 

 

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17 ottobre 2018, 10:04