Leader dei socialdemocratici in conferenza stampa dopo il voto Leader dei socialdemocratici in conferenza stampa dopo il voto 

Elezioni Svezia: avanza estrema destra ma non c'è maggioranza

Governabilità in bilico per il nuovo esecutivo svedese, alle prese con l’assenza di maggioranza fra gli schieramenti in campo. L'ultradestra sale ma non sfonda

Paola Simonetti – Città del Vaticano

Futuro incerto per il governo svedese dopo la tornata elettorale che ha visto la crescita dell’estrema destra anti immigrati e anti Ue, ma non con una vittoria netta: gli Svedesi Democratici, infatti, sfiorano il 18%. Arretrano i Socialdemocratici, partito di governo, a fronte di un’avanzata anche del centrodestra. Nessuno degli schieramenti sarebbe però, al momento, in grado di governare.

Il premier Loven: “Continuerò a lavorare”

Il primo ministro della Svezia e leader dei socialdemocratici, Loven, ha tuttavia dichiarato: “Rimarrò al lavoro e inviterò il centro destra al dialogo per la formazione di un governo forte”. Ma il leader del centrodestra Kristersson, che si attende un mandato per formare un nuovo esecutivo, taglia corto dichiarando che Loven dovrebbe dimettersi. Dal canto suo, Jimme Akesson, leader degli Svedesi Democratici, fa sapere che “Chiunque capisca che può parlare con me, capirà anche che questo è il modo più semplice per formare un governo per i prossimi 4 anni”.

Per un nuovo esecutivo alleanze difficili

“Una situazione molto difficile per il Paese – ha spiegato il giornalista svedese della AP, Karl Ritter-: il centrodestra, già prima delle elezioni, aveva avvertito che un altro governo Loven non sarebbe stato accettabile. Si tenterà il gioco delle alleanze – aggiunge Ritter-, ma per una soluzione ci vorranno mesi”.  Certo è che il futuro governo dovrà in ogni caso metter mano a riforme cruciali: dal sistema sanitario nazionale alle politiche sulla casa e la scuola, fino alle scottanti politiche migratorie.

 

Ascolta l'intervista a Karl Ritter

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10 settembre 2018, 12:47