Yemen, dolore per le vittime dei raid aerei a Hodeidah Yemen, dolore per le vittime dei raid aerei a Hodeidah 

Yemen. L'Onu convoca il primo summit tra le parti coinvolte nel conflitto

Si terranno dal 6 settembre a Ginevra i primi colloqui di pace convocati dall’Onu sulla questione yemenita. Serviranno a un confronto tra le parti in causa per gettare le basi a futuri negoziati. Intanto le violenze continuano

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Per la prima volta le Nazioni Unite hanno annunciato l’intenzione di convocare un summit sulla crisi in corso nello Yemen. Si svolgerà a partire da 6 settembre prossimo a Ginevra. Nel darne notizia l’inviato speciale dell’Onu in Yemen, Martin Griffiths, ha detto che nel summit le parti in causa parleranno del quadro generale in cui si dovranno svolgere i negoziati, delle misure di rafforzamento della fiducia e dei piani specifici per portare avanti il processo.

Una soluzione politica è possibile

Di fronte ai membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu, Griffiths ha dichiarato che «una soluzione politica» per porre fine alla guerra nel Paese è «disponibile», e ha esortato le potenze mondiali a sostenere la nuova spinta per i negoziati di pace. Tuttavia non è ancora chiaro se il governo legittimo del presidente Hadi, sostenuto dalla coalizione a guida saudita, e i ribelli huthi, parteciperanno ai colloqui.

La guerra continua a fare vittime

Non cessa intanto la violenza sul terreno: oggi venticinque ribelli huthi sono stati uccisi dall’esercito yemenita in scontri avvenuti nel distretto di Al Masloob nella provincia di Al Jawf. Ieri sera almeno 52 persone sono morte e oltre cento sono rimaste ferite a causa dei raid aerei della coalizione internazionale contro la città portuale di Hodeidah, nell’ovest del Paese. A Hodeidah è in corso una delle offensive più massicce dell’esercito yemenita contro i ribelli huthi

 

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03 agosto 2018, 18:49