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India: vendita di prodotti agricoli su una strada India: vendita di prodotti agricoli su una strada 

Parte dall'India il progetto di Caritas Asia a sostegno dei piccoli contadini

E’ stato presentato nei giorni scorsi a New Delhi un nuovo progetto di Caritas Asia che intende sostenere 10 mila agricoltori in India. Si chiama:“Safbin” sigla che sta per Smallholder Adaptive Farming and Biodiversity Network (Agricoltura flessibile per i piccoli proprietari terrieri e rete di biodiversità)

Obiettivo del progetto di Caritas Asia è aumentare il reddito dei contadini. “Tutta l’Asia del sud dipende dai piccoli agricoltori che coltivano meno di due ettari di terreno, spiega ad Asia News, T. Haque, ex commissario della Commissione per i costi agricoli e i prezzi. La media dei ricavi annuali per i contadini indiani si aggira sui 1000 dollari, mentre quelli sudcoreani e giapponesi possono guadagnare molto di più, in alcuni casi fino a 100mila dollari”. La speranza è quella di arrivare allo stesso livello.

Eliminare la fame in Asia del Sud entro il 2030

Il progetto fa parte di un più ampio programma di aiuto che verrà attuato nel periodo 2018-2022 con l’ambizioso scopo di eliminare la fame in Asia del sud entro il 2030. Coinvolge quattro Paesi: Bangladesh, India, Nepal e Pakistan. I lavori saranno coordinati da Caritas Austria, con la partnership di Caritas Svizzera e Caritas Asia, che forniranno le risorse necessarie per tutta la durata del progetto. In tutta l’Asia saranno coinvolti un totale di circa 40mila persone.

Adattare i metodi di coltivazione ai cambiamenti climatici

Il Safbin vuole trasmettere 'buone pratiche' e sostenere i piccoli proprietari terrieri; garantire la sicurezza alimentare delle popolazioni rurali partendo da ricerche effettuate proprio tra gli agricoltori. Particolare attenzione sarà quella di adattare i metodi di coltivazione ai crescenti cambiamenti climatici e creare una rete di organizzazioni, studiosi e coltivatori che condividano esperienze e soluzioni.

Promuovere la biodiversità dell’agricoltura

P. Paul Moonjely, direttore esecutivo di Caritas India, ha affermato che l’organizzazione cattolica vuole creare dei collettivi di agricoltori per garantire i loro prodotti. Secondo il sacerdote, “si deve stimolare la domanda di prodotti da parte del mercato e collegare in maniera diretta i consumatori ai produttori rurali”. Così facendo si potrà sia promuovere la biodiversità dell’agricoltura sia preservare l’ambiente.

 

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03 agosto 2018, 15:10