Seawatch: nave sottoposta a fermo a Malta Seawatch: nave sottoposta a fermo a Malta 

Malta. Fermo nave della Seawatch: per i migranti situazione pesante

Per il direttore del Centro Italiano Rifugiati, Mario Morcone, “il venir meno del soccorso da parte delle Ong ha scaricato il peso sulla guardia costiera libica, che ancora non è in grado di operare"

Alessandro Guarasci – Città del Vaticano

La nave della ong Seawatch, impegnata nel recupero di migranti nel Mediterraneo, è stata sottoposta a fermo non appena entrata in acque maltesi. “L'autorità portuale non fornisce motivazioni tecnico-legali. La riceviamo come una deliberata restrizione della nostra libertà' volta a impedire l'attività di soccorso”, ha comunicato la ong. La nave, spiega l'organizzazione, ha "totale facoltà di battere bandiera olandese" e pertanto "l'assenza del permesso di salpare da Malta non è una questione legata alla registrazione" della nave "ma una campagna politica per fermare i soccorsi in mare".

Aiuti dell’Italia alla Guardia costiera libica

Intanto si è appreso che l'Italia donerà alla Libia 10 motovedette della Guardia Costiera e due unità navali della Guardia di Finanza. E' quanto prevede la bozza del decreto legge all'esame del pre-consiglio dei ministri che stanzia anche poco meno di un milione e 400mila euro in due anni per la manutenzione dei mezzi e la formazione del personale della Marina e della Guardia costiera libica.

L’importanza dei corridoi umanitari per evitare altre vittime

Solo nelle ultime 48 ore sono morte 170 persone in mare, nel tentativo di raggiungere le coste italiane. Per Mario Morcone, direttore del Centro Italiano Rifugiati, “la situazione è molto pesante. Il venir meno del soccorso da parte delle ong ha scaricato il peso sulla guardia costiera libica, che ancora non è in grado di operare. Serve far ripartire i corridoi umanitari”. Morcone poi definisce “una follia” la possibilità di aprire “Centri di raccolta” in Italia.

Ascolta l'intervista a Mario Morcone

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02 luglio 2018, 14:02